Il calcio sempre più business in mano alle tv che decideranno gli orari delle partite

Ecco la rivoluzione introdotta dal nuovo bando per i diritti tv che conferirà alle tv il potere di decidere gli orari delle partite di calcio.

Il calcio di oggi ha smarrito ormai la propria identità, sacrificata sull’altare del business e dei proventi derivanti dai diritti televisivi. E inevitabilmente, il calcio di oggi totalmente snaturato fa crescere sempre di più la nostalgia per il calcio che fu. Il calcio poesia degli anni ’70 e 80′ è ormai roba da almanacchi mentre la rivoluzione ‘televisiva’ del calcio professionistico prosegue la sua opera di stravolgimento, modificando l’anima dello sport più bello del mondo.

Il calcio è oggi totalmente nelle mani delle tv che ricattano le leghe calcistiche ormai quasi totalmente dipendenti dai proventi dei diritti tv che ormai superano di gran lunga i ricavi dal botteghino. Non avrà di certo fatto piacere a chi ama il calcio-poesia del passato, la notizia del bando per i diritti tv esteri del 2018-21, appena pubblicato dalla Lega, che conferirà al broadcaster (o l’agenzia) la possibilità di scegliere l’orario delle partite del campionato, come ha riportato una indiscrezione della Gazzetta dello Sport.

Il soggetto che si aggiudica uno dei due pacchetti (identici) potrà decidere gli orari di una partita a scelta, nelle giornate indicate dalla Lega. Nell’arco di una stagione, per ben 12 partite il fischio di inizio verrà deciso dal broadcaster. Una svolta epocale, per molti in negativo, che potrebbe aprire una breccia importante sull’autonomia del mondo del calcio ormai sempre più diventato business-show prima ancora che uno sport per appassionati.

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