Italia-Macedonia 1-1, ennesimo disastro firmato Ventura: azzurri fischiati a Torino

Ancora una prestazione grigia per la nazionale di Gian Piero Ventura che non va oltre l’1-1 contro i macedoni e adesso si giocano tutto in Albania.

Se contro Israele la nazionale di Gian Piero Ventura si era dimostrata brutta ma cinica, contro la Macedonia si è confermata brutta e tremendamente priva di una identità. Il modesto 1-1 raccattato dagli azzurri probabilmente ci proietterà ugualmente verso i playoff, ma ha fotografato perfettamente i limiti di una squadra priva di gioco, di idee e nella quale la distanza tra i reparti è apparsa la pecca più evidente.

Il vantaggio iniziale siglato da Chiellini al 40′ non ha messo in discesa la sfida di Torino. Anzi, gli azzurri nella ripresa hanno badato solo a tirare a campare, senza creare alcun pericolo alla porta macedone. Insigne, poco e male assistito, è rimasto un corpo estraneo nel progetto tattico di Ventura, mentre Immobile non ha quasi mai ricevuto un pallone giocabile sotto porta, da spedire in rete.

L’asse mediano composto da Parolo e Gagliardini è apparso a disagio contro il centrocampo macedone, più folto e organizzato. E cosi, alla fine, Chiellini si è rivelato il pericolo numero uno per la porta avversaria, mentre Bonucci ha continuato ad inanellare magre figure al centro della difesa, con le solite sbadataggini alle quali ci ha ormai abituato in questo inizio di stagione.

Alla fine, appare meritato il pareggio siglato al 77′ da Trajkovski che buca lateralmente la retroguardia azzurra e batte Buffon con un diagonale chirurgico. La reazione azzurra è quasi nulla. I fischi sonori di Torino hanno accompagnato l’uscita dei giocatori dal campo, mentre un pensieroso Ventura ha accampato scuse ai microfoni della Rai, giustificando una ripresa scellerata con un calo di condizione. Adesso occorre raccattare un punto in Albania per avere la certezza matematica dell’accesso ai playoff, e di questi tempi, non è cosa affatto scontata.

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