Milan, Fassone trova un nuovo istituto bancario per rifinanziare il debito con Elliott

Ottime notizie sul fronte del debito societario per il Milan, ecco l’indiscrezione rilanciata oggi dal Corriere della Sera.

Il Milan, in queste settimane, sta giocando due partite fondamentali. Una sul campo e l’altra a suon di carte bollate e conti da far quadrare. L’incontro a Nyon per il Voluntary Agreement non ha regalato certezze, anche se trapela ottimismo sul fatto che il piano di rientro in quattro esercizi possa essere accettato dalla Uefa. Fassone è impegnato, in queste ore, nel chiudere in anticipo per il rifinanziamento del debito di 303 milioni di euro col fondo Elliott. Sembra che un nuovo istituto di credito stia per chiudere i rapporti con il fondo americano al fine di ottenere un prestito da ripagare in più tempo pare già essere stato trovato.

E’ noto che il fondo americano Elliott ha prestato alla proprietà rossonera ben 303 milioni di euro. Una parte dei quali (circa 180 milioni al proprietario Yonghong Li) con un tasso dell’11,5% e 123 al club con un tasso del 7,7%. Un debito che, secondo gli accordi, dovrà essere ripianato entro l’ottobre del 2018. In caso contrario, il fondo si approprierebbe del Milan per una cifra decisamente bassa per poi poterlo rivendere ad altri investitori. Fassone sta lavorando alacremente per trovare il modo per rifinanziare il debito, per questo motivo la società ha dato mandato all’advisor Bgb Weston di trovare un nuovo istituto che possa rifinanziare il debito con Elliott, garantendo al contempo al Milan un prestito più corposo da ripagare in un periodo più dilazionato fino al 2022/23 anziché ottobre 2018. Pare che Fassone, secondo una indiscrezione del Corriere della Sera, lo abbia già trovato il nuovo finanziatore. Il nome, al momento, rimane top secret.

Lorenzo Gallucci, il capo del team Bgb al Corriere della Sera ha dichiarato di sentirsi fiducioso che si possa arrivare a qualcosa di definitivo anche prima delle otto settimane. ‘Con il nostro aiuto – ha dichiarato Gallucci – questo management si svilupperà molto in Asia’.

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