Giacomelli applica la Var in modo incoerente e scoppia la polemica in Lazio-Torino sull’espulsione di Ciro Immobile.
Il Var fa ancora discutere a poche ore dall’intervento di Rizzoli, che ha lodato l’introduzione del Var parlando di una riduzione del 30% delle proteste in campo. Divampano soprattutto le polemiche sul modo arbitrario e spesso contraddittorio con il quale la Var viene chiamata in causa. Le polemiche più roventi hanno riguardato il posticipo vinto dal Torino contro la Lazio all’Olimpico. Giacomelli ha deciso di rivedere solo il caso di Immobile-Burdisso ma ha sorvolato su un chiaro fallo di mani di Iago Falque interpretando come involontario il tocco. Fa discutere anche la decisione conseguente al contrasto Immobile-Burdisso che ha determinato la scelta di espellere l’attaccante biancoceleste.
La Lazio, per bocca di Simone Inzaghi, ha parlato di quattro partite nelle quali i biancocelesti si sono sentiti puniti dall’utilizzo del Var. I biancocelesti lamentano gli errori arbitrali contro la Roma e nelle gare contro Fiorentina, Sampdoria e Torino. Ma partiamo dal rigore non assegnato alla Lazio per il fallo di mani di Iago Falque. Il giocatore del Torino si trova a ridosso di Immobile quando il pallone viene calciato dall’attaccante sul braccio largo del granata. Anche se involontario, il tocco meritava la sanzione.
Poi il discusso contatto tra Immobile e Burdisso: se si guarda il regolamento non è necessario che ci sia contatto tra due giocatori scatti la sanzione. In poche parole, se un giocatore fa del male intenzionalmente o cerca di fare del male all’avversario, può scattare ugualmente il cartellino rosso. Giacomelli è andato a bordo campo a consultare il Var. Mentre lo stadio attendeva la decisione sul penalty, l’arbitro ha espulso Immobile per il contatto, mentre ha sorvolato sul comportamento di Burdisso. Una scelta apparsa chiaramente incomprensibile.