Gattuso si coccola il bomber Cutrone: ‘Pensi a lavorare e a fare l’amore…’

Ecco uno stralcio della conferenza stampa di Gattuso che ha presentato il posticipo di domenica sera contro la Sampdoria.

Rino Gattuso ha svolto la consueta conferenza stampa nella quale ha presentato la sfida contro la Sampdoria che si giocherà domani sera alle ore 20:45. Il tecnico rossonero si coccola il grande momento del bomber Cutrone, emblema di questo momento particolarmente positivo per il Milan
‘E’ giovane e deve crescere. Voliamo basso, deve lavorare, non deve pensare che in questo momento è il giocatore più giovane della storia del Milan che ha fatto più gol. Deve lavorare, riposare, spero si trovi una bella fidanzata così starà a casa. Deve lavorare, riposare e fare l’amore’.

Gattuso ha anche detto la propria sull’incontro tra Donnarumma e la curva finalizzato alla distensione dei rapporti: “E’ un gesto che mi aspettavo da un po’ di tempo, lo ha facilitato anche la tribuna più bassa. E’ un ragazzo giovane, ha grande senso di appartenenza, può crescere ancora tanto, ha bisogno di affetto. Non quantifichiamo quello che guadagna, ha bisogno di grande affetto sia da parte nostra che da parte dei nostri tifosi. Mi ha fatto piace e sono molto contento”.

Gattuso ha anche dichiarato di non avere rivisto la gara di andata contro la Samp: ‘Ora abbiamo un sistema tattico diverso. Giampaolo è un professore, è uno che quando lo sento parlare, ed è successo 5 anni fa a Coverciano, mi ha affascinato, mi ha aperto un mondo. E’ stato un allenatore da cui ho fatto qualche copia/incolla in questi anni’.

La sua scelta di tornare è stata dettata dal grande amore che lo lega alla maglia rossonera: ‘Qui qualcuno ha vissuto il Gattuso giocatore. Galliani mi chiamava di continuo quando ho lasciato il Milan. Mi sentivo tutto, ho vissuto il Milan come un sogno, ho sempre tifato questa squadra. Senza Mirabelli non avrei accettato, mi ha chiamato tante volte, la mia paura era di non poter trarre il massimo dai ragazzi di 18/19 anni. Sono venuto perché ho visto una società che mi apprezzava, Mirabelli sapeva come lavoravo. La pressione la sento anche quando faccio gli allenamenti, sono fatto così, metto impegno in tutto quello che faccio’.

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