Un Napoli troppo arrendevole al Franchi di Firenze, depone le armi e spiana la strada alla Juventus verso il settimo titolo consecutivo.
Il Napoli di Sarri getta alle ortiche anche l’ultima opportunità per rimanere aggrappato al treno scudetto e viene malamente sconfitto a Firenze per 3-0 scegliendo il modo peggiore per salutare anche le residue speranze di poter coronare il sogno di laurearsi campione d’Italia. E non vale nemmeno l’attenuante dell’espulsione precoce di Koulibaly a giustificare una prestazione disastrosa contro una Fiorentina determinata, che gode di ottima salute. Eppure i segnali che erano giunti dall’Allianz Stadium, dopo il successo in extremis contro la capolista Juventus, erano estremamente confortanti.
La squadra di Sarri aveva messo in mostra una condizione fisica invidiabile, mettendo sotto per tutti i 90 minuti la Vecchia Signora nel proprio fortino, meritando quel vantaggio in piena zona Cesarini che aveva clamorosamente riaperto il discorso scudetto. E’ curioso il fatto che proprio Koulibaly, l’eroe di Torino, è stato l’uomo venuto a mancare a Sarri dopo l’ingenuo fallo commesso sullo scalpitante Simone, bravo a prendergli il tempo e a costringerlo al fallo da ultimo uomo dopo soli 6 minuti dall’inizio del match. Dopo l’espulsione del difensore senegalese, Sarri ha optato per la sostituzione di Jorginho, fulcro del sistema di gioco sarriano, per coprirsi ulteriormente. Una mossa che di fatto ha stravolto precocemente il progetto tattico che il Napoli avrebbe dovuto imporre ai padroni di casa e che si sciolto come neve al sole col trascorrere dei minuti.
I partenopei, dopo la rete subita, hanno messo in mostra i soliti limiti caratteriali, dimostrandosi incapaci di imbastire una minima reazione, crollando verticalmente nella ripresa. In preda al nervosismo dovuto all’impotenza contro un avversario più in palla, gli azzurri hanno deposto troppo presto le armi, inchinandosi ancora una volta alla superiorità della Vecchia Signora che invece a San Siro, proprio nei momenti clou del match, ha trovato la forza per ribaltare un esito che appariva già scritto. Se questo campionato ha dimostrato che la distanza tra le prime due squadre della classe si è ridotto notevolmente, rimane ancora molta strada da fare al Napoli sul piano caratteriale, per dimostrarsi squadra in grado di competere per lo scudetto fino in fondo. Adesso De Laurentiis dovrà essere bravo a non smantellare un progetto di squadra vincente, arricchendolo di altre pedine di spessore internazionale per duellare ancora con la Juventus.