Inter, brutta caduta: la Lazio vince lo scontro Champions

La ventinovesima giornata del campionato di Serie A si arricchisce di alcuni dei suoi capitoli più scoppiettanti, specialmente in merito alla corsa più appassionante ancora in bilico. La volata Champions, infatti, in questo turno era grande protagonista con alcuni fondamentali scontri diretti. E se aveva in qualche modo destato clamore la sconfitta del Milan per mano della Sampdoria, seguita poi dalla rovinosa caduta della Roma per 1 – 4 contro il Napoli, ha fatto specie anche il KO dell’ Inter. I nerazzurri, fra le mura amiche del San Siro, potevano chiudere i conti proprio contro la Lazio, in un appassionante remake dell’ultima partita dello scorso campionato. Il successo dei biancocelesti, tuttavia, con ancora nove partite da disputare, riapre clamorosamente l’intera volata.

Inter HandanovicL’ Inter non giungeva a questa determinante sfida nel migliore dei modi: alle assenze dei lungodegenti, infatti, si erano unite quelle all’ultimo minuto di De Vrij e di Lautaro Martinez. Il reparto offensivo, in particolare, considerato anche l’ennesimo forfait dell’ex capitano Mauro Icardi, era in piena emergenza: non a caso Spalletti è stato costretto a schierare Keita nuovamente dal primo minuto, dopo la già incolore prestazione offerta in Europa League contro il Francoforte. Viceversa, la Lazio poteva vantare un organico quasi a pieni ranghi, oltre ad una fiducia rinnovata.

E così, nonostante l’avvio dell’ Inter sia tutto sommato incoraggiante, la Lazio impiega poco per prendere le misure agli avversari, vivendo sugli entusiasmi dei vari Correa (finché questi non è costretto al cambio), Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Proprio il serbo, al 12° minuto, ispirato dal lancio brillante del brasiliano, infila la testata che vale ai nerazzurri la vittoria, riuscendo così a sopperire anche alla prestazione decisamente piatta di Ciro Immobile. La Lazio, adesso, che ha una partita da recuperare, può ancora sperare di strappare uno dei piazzamenti Champions alle due milanesi: non sarà semplice, certo, ma la classifica è ancora aperta.

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