Poteva mettere il punto esclamativo sulla corsa scudetto nello storico tempo del Beppe Meazza di San Siro, ma il clamoroso suicidio maturato dopo il momento 0 – 2 di Cristiano Ronaldo ha in qualche modo allungato i tempi della conquista di uno Scudetto che appare comunque più vicino. Il passo falso compiuto dalla Lazio a Lecce rende infatti meno amara la clamorosa sconfitta della Juventus, rimontata da un Milan che nel giro di qualche giorno è riuscito a demolire la prima e la seconda della classe. Un biglietto da visita niente male per Stefano Pioli, che però difficilmente verrà riconfermato per la prossima stagione. I tifosi rossoneri, ad ogni modo, non dimenticheranno le imprese di Ibrahimovic e compagni, specialmente con una rimonta destinata a entrare nella storia.
Dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, è la Juventus a cominciare la ripresa con il piglio giusto, e a mettere a segno un uno-due apparentemente micidiale. Rabiot, in crescita nelle ultime settimane, realizza il primo gol con la casacca bianconera con una vera e propria magia: un coast to coast da centrocampo, con tunnel a Hernandez e sinistro a incrociare imprendibile per Donnarumma. Un pasticcio di Kjaer e Romagnoli favorisce Cristiano Ronaldo per lo 0 – 2, ma quando tutto sembra finito la Vecchia Signora improvvisamente sparisce dal campo. La rimonta rossonera viene architettata nell’arco di tempo di appena cinque minuti, a cominciare dal rigore trasformato da Ibrahimovic (fallo di mano in area di Bonucci) per passare alle zampate di Kessié e del subentrato Leao. Maurizio Sarri prova a scuotere la Juventus con una girandola di sostituzioni, ma i bianconeri mentalmente non ci sono più. Proprio Alex Sandro, entrato in vece di Cuadrado, commette un errore imperdonabile regalando a Rebic il gol del definitivo 4 – 2. Juve che rimane dunque a quota 75, e conserva un vantaggio di 7 punti sulla Lazio. Il Milan invece sale a 49 punti, e alimenta le speranze per l’Europa League.