Salah, l’Egitto lo vuole alle Olimpiadi: la reazione del Liverpool

Salah è stato convocato dall’Egitto per la rosa che giocherà alle Olimpiadi di Tokyo 2021, suscitando l’ira del Liverpool, contro la decisione non detta al club.

Il Liverpool sta vivendo una stagione di pochi alti e tanti bassi. Lontanissimo dalla vetta, in lotta con 5-6 squadre per l’accesso alla prossima Champions League, le uniche gioie provengono proprio dall’Europa, con la vittoria nell‘andata degli ottavi contro il Lipsia. Adesso, però, ci si mette anche l’Egitto con la convocazione di Salah alle Olimpiadi.

L’attaccante di Klopp, è stato infatti inserito nella lista olimpica preiminare dalla propria nazionale. Chiaramente, Momo Salah è uno dei migliori giocatori al mondo e sarebbe sciocco pensare che in Egitto si possa fare a meno di lui.

A far irritare il Liverpool, però, è la modalità con la quale questa chiamata è venuta, ovvero al buio, all’oscuro del club inglese. Ulteriore fatto sgradito, sarebbe la mancata preparazione alla prossima stagione da parte dell’attaccante; le Olimpiadi si svolgeranno infatti dal 23 luglio all’8 agosto.

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Salah-Liverpool: le possibili strade da percorrere

salah liverpool
Mohamed Salah attaccante Liverpool (Twitter)

Salah in patria è un vero e proprio idolo, tanto che si dice che gli sia permesso di tutto e di più. Ma, al Liverpool hanno le idee diverse su ciò che può fare o non fare un giocatore, e qui la FIFA arriva a dare una mano al club.

Secondo gli attuali regolamenti, le Olimpiadi non fanno parte dei tornei su cui il massimo organo mondiale del calcio ha giurisdizione, quindi se un club impedisce a dei giocatori di parteciparvi, non ci sarebbero sanzioni.

Resta il fatto che anche la felicità dei giocatori è importante, e un rifiuto a Salah, potrebbe portare a un’escalation negativa nelle prestazioni del giocatore. Come se non bastasse, sempre l’egiziano con il suo compagno senegalese Mané, saranno impegnati nella Coppa D’africa 2022, che si svolgerà a gennaio, altra tegola per la squadra.

Mohamed Salah, quindi, si trova davanti ad un bivio, affermare anche a Liverpool lo stato di “santo” d’Egitto, oppure tenere fede al credo Klopp e a quello del suo attuale club che gli ha dato la fama mondiale. Sta a lui decidere di concordo con il club e l’allenatore egiziano, con un incontro dopo la pausa nazionali di marzo.

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