I Conti che… tornano in un Milan a tutta fascia

Andrea Conti rimasto… sul groppone del Milan. Dopo Caldara, un altro ritorno in casa rossonera, che dovrebbe cercare di monetizzare.

Andrea Conti ha lo stesso destino di Mattia Caldara nel Milan del futuro. Ovvero, giocatori che non fanno più parte del progetto, nonostante siano italiani e con un’età ancora tutt’altro che anziana. Nel caso del centrale, il ritorno a casa Milanello arriverà dopo il mancato riscatto della sua Atalanta, che lo ha tenuto in prestito per 18 mesi. Restituendolo non essendo pienamente soddisfatta.

Per quanto concerne Andrea Conti, invece, la motivazione è da ricercare nella retrocessione del Parma. Il riscatto dell’esterno destro, infatti, era previsto al matematico raggiungimento della salvezza, con sette milioni già pronti per tramutare il prestito in acquisto definitivo. Sette erano i milioni previsti in bilancio per completare questa operazione.

Nulla di tutto ciò, e non per demerito di Conti che comunque ha cercato di fare il suo nel Parma. Esterno destro che sembrava lanciato a una grande carriera, l’ex prospetto dell’Atalanta anche quest’anno ha vissuto una stagione con il freno a mano tirato. Una prima parte nel Milan con qualche gara in campionato e in Europa League, una seconda parte con una Parma che proprio non è riuscito a evitare la retrocessione.

Il ritorno a Milanello a luglio pone diversi problemi. Il Milan non crede in Conti, l’esterno destro giustamente vorrebbe trovare un modo per ritornare protagonista in Serie A.

Giovani talenti presi dalla sfortuna

Conti con il Parma - Getty Images
Andrea Conti tornerà al Milan dopo i sei mesi al Parma – Getty Images

Quella di Andrea Conti è una parabola quasi simile a Caldara, quindi. Anche per quanto riguarda la sfortuna e gli infortuni, con la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro come una mannaia sulla carriera. Conti, classe 1994, dovrebbe essere in piena maturazione, ma ha bisogno di una squadra che gli offra uno spazio e un progetto.

Partito dal settore giovanile dell’Atalanta, dopo i prestiti a Perugia e Lanciano, ha esordito in pianta stabile nel gruppo bergamasco. Diventando un’arma di fuoco nella stagione 2016-17, con 33 presenze e 8 gol, un altro elemento che con Gasperini spiccò il volo. E permise all’Atalanta una buona plusvalenza, da impiegare poi nello stadio per ristrutturarlo e renderlo ancora più bello.

Conti, trasferitosi al Milan, non ha avuto spazio e fortuna. L’infortunio nella prima stagione, i nuovi problemi fisici e una continuità arrivata solo nella stagione scorsa: con Giampaolo e Pioli ha collezionato 23 presenze, ma era tutt’altro giocatore. Trasformato quasi in terzino vecchio stampo, con poca manovra per attaccare e fare attenzione, decisamente, all’esterno di turno sulla fascia.

Con all’attivo anche una presenza in Nazionale (ai tempi di Ventura), ora si trova nella condizione di non dover più sbagliare la scelta sportiva. La sua carriera è ancora da vivere da protagonista, a patto di trovare motivazioni, buona gamba e capacità di stupire.

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