La giostra del gol chiude: 50 milioni di italiani all’estero in ansia

La Giostra del gol rischia seriamente la chiusura. Gli italiani all’estero rimarrebbero senza gol in chiaro nella nostra lingua: scatta la mobilitazione di massa.

I diritti tv stanno entrando sempre più nei pensieri degli italiani. Anche per quelli che mancano da tempo nella nostra patria. Stando infatti alle nuove normative dei diritti, anche per quanto i riguarda i gol in chiaro all’estero cambieranno alcune cose.

La Rai corre seriamente il rischio di perdere questa opportunità, attraverso il suo canale Rai Italia.

La Lega Calcio ha ceduto i diritti dalla prossima stagione sportiva con una rivisitazione che costringerebbe, di fatto, il servizio pubblico a non poter più trasmettere gratuitamente la Serie A per quanti non abitano più in Italia.

Una fetta di pubblico spesso sottovalutato ma con numeri abbastanza importanti: circa 50 milioni di persone seguono la trasmissione “La giostra del gol”, vedendo così i gol in chiaro in America, Sudamerica, Asia e Africa. Ovviamente ognuna con un fuso orario diverso, ma molte generazioni di italiani all’estero hanno seguito il calcio attraverso i programmi Rai diffusi oltralpe. “La giostra del gol” è il programma più seguito, inoltre su Rai Italia venivano trasmesse le edizioni di 90° minuto, nonché i big match più importanti per quanto riguardava la Coppa Italia.

Dal prossimo campionato, a meno di ribaltoni, non sarà possibile tutto questo. Gli italiani all’estero sono preoccupatissimi.

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Le conferme e gli appelli

Fabrizio Failla - foto youtube
Fabrizio Failla conferma la chiusura per la Giostra del gol – Foto screenshot youtube Coni

Una conferma di questo stop è arrivata anche da Fabrizio Failla, curatore Rai de “La Giostra del gol”. Sulle colonne del quotidiano per italiani all’estero “Gente d’Italia” ha confermato questo triste futuro, che apre altri scenari inevitabilmente.

Gli italiani all’estero per seguire la nostra Serie A avranno altri tipi di scelte. Seguirla attraverso le emittenti dei paesi d’origine (con telecronache locali), oppure abbonarsi ai canali satellitari-telematici in lingua italiana, ma con un esborso economico non indifferente.

È un problema che si sta allargando a macchia d’olio. La comunità dell’Uruguay che segue il giornale “Gente d’Italia” si è appellata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Gli emigrati hanno rivolto un accorato appello affinché “La Giostra del gol” nonché altri servizi pubblici non vengano eliminati: «Un delitto nell’anno di Dante».

Proprio in questo periodo di pandemia, sia i programmi sportivi che quelli di intrattenimento o comunque informativi hanno dato le principali news a quanti non possono tornare in Italia. E sarebbe addirittura una beffa se, in un momento come questo, si impedisse ai tanti emigrati di poter usufruire gratuitamente (o a prezzi contenuti) di servizi che erano diventati quotidiani.

Per il futuro c’è da capire – inoltre – anche cosa avverrà sul fronte dei diritti in chiaro, prettamente italiani. Nessuno ha affrontato l’argomento ma anche nel nostro stivale si rischia di non poter vedere i gol la domenica pomeriggio.

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