Il Palermo sogna in grande: portare la Sicilia in alto

Il Palermo punta alla Serie B dopo una stagione altalenante in terza serie. Certezze, sogni e ambizioni per il gruppo rosanero.

All’appello delle grandi del Sud manca da troppo tempo il Palermo. Piazza tra le più storiche del panorama italiano meridionale, che ha alternato pagine recenti di grande calcio a sciagure di ogni tipo. È ora stabile in terza serie, dopo esser ripartita dalla Serie D e aver svolto un campionato di incertezze nella stagione appena conclusa.

Il Palermo è uscito ai playoff ma non sembrava una squadra che poteva puntare alla promozione, né diretta e né attraverso gli spareggi. Troppo netto il divario con le altre grandi in un girone che, a livello di piazze e qualità, è forse il più difficile.

I rosanero hanno fatto apprendistato, prima con il regno di Roberto Boscaglia poi con il finale in crescendo di Giacomo Filippi, l’ex vice che è subentrato in panchina e che ha ottenuto la riconferma anche per la prossima stagione. Da studiare nei minimi dettagli, il presidente Dario Mirri – dopo aver ribadito la fiducia al tecnico – ha convocato Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini, uomini di calcio e di mercato per costruire una rosa pronta al salto di categoria. E per riportare il pubblico alla “Favorita” quando le regole lo consentiranno.

La Sicilia ha fame di calcio

Bandiera Palermo - Getty Images
Una bandiera per il Palermo allo stadio Barbera – Getty Images

Appaiono lontani i tempi di quindici anni fa, nel torneo 2006-07 erano addirittura tre le squadre che militavano nella massima serie. Il Palermo, il Catania e il Messina raggiunsero l’apice di un’intera ragione, la loro avventura non è finita poi in maniera edificante.

Il Palermo forse è stata la squadra che ha avuto i maggiori sussulti. Già con Maurizio Zamparini il pericolo di un cambio in panchina era all’ordine del giorno, nel 2015-16 arrivò al record mondiale in assoluto di cambi di allenatore, alternando un po’ tutti quelli che semplicemente guardavano il Palermo. Addirittura per alcune partite ci fu un allenatore senza tesserino di Coverciano, Guillermo Barros Schelotto che poi ha maturato un altro tipo di carriera al Boca Junior.

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Il ritorno in Serie B, le difficoltà economiche, il fallimento e la ripartenza dalla serie D: il Palermo, con la forza del proprio territorio, è poi ripartita, non senza difficoltà. In una terra dove fare calcio è sempre più difficile, oltre ai già citati Catania e Messina, emblematico anche il caso del Trapani, che era iscritto in Serie C salvo poi mollare tutto a inizio campionato.

Così, tocca ai rosanero rappresentare i sogni dei siciliani più ambiziosi. Ricordando i tempi in cui si sfiorava la Champions League, quattro titolari diventavano campioni del mondo, nonché le vittorie a Londra e le finali di Coppa Italia. Il tempo per sognare c’è sempre a disposizione.

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