Inzaghi specialista della Serie B: a Brescia durerà abbastanza?

Pippo Inzaghi è ora al Brescia, ma è sempre un tecnico da Serie B? Se lo chiedono in molti, visti i risultati non eccellenti nella massima serie.

Catalogare subito Pippo Inzaghi come allenatore di Serie B è un pochino eccessivo, ma se guardiamo ai risultati e al curriculum da allenatore forse il tecnico ha in effetti nel torneo cadetto il suo habitat naturale.

Questione a volte di fortuna, ma anche di dirigenze, che con Pippo Inzaghi vedono nella Serie B un sicuro punto di riferimento, non a caso anche Massimo Cellino con il suo Brescia riparte da lui. Scelta non sorprendente, se pensiamo al carattere del presidente, ormai in alternanza tra l’Italia e l’Inghilterra e con altri tre allenatori a busta paga.

Ha lanciato Pep Clotet nel finale di stagione, ma il mancato rinnovo è stato il simbolo di un rapporto già perso. Davide Dionigi addirittura aveva rinnovato il contratto prima di essere appiedato, Luigi Delneri era stato riproposto in coppia con Daniele Gastaldello. Quasi come una soluzione anni ’80 con i direttori tecnici, ma il rifiuto del tecnico friulano non ha proprio entusiasmato Cellino.

Che ora per il suo Brescia punta tutto su Pippo Inzaghi, ben sapendo come la Serie B sia da vincere e non da guardare in lontananza, come avvenuto nel ritorno in cadetteria per buona parte della stagione.

Il coraggio di chi vuole ripartire

Massimo Cellino - Getty Images
Il presidente del Brescia Massimo Cellino ha già avuto molti allenatori in Lombardia – Getty Images

Va dato a Pippo Inzaghi di non adagiarsi mai. Dopo un fallimento, riparte sempre da un’altra missione con umiltà e coraggio. La carriera da tecnico è stata un continuo sali e scendi, fatto di discese rapide e salite ardite.

Dopo le giovanili, l’esordio in prima squadra da tecnico del Milan. Era acerbo, fin troppo e il suo Milan non aveva trovato un’identità, uscendo dalle coppe. La ripartenza avvenne addirittura dalla Serie C, a Venezia fu chiamato da Joe Tacopina e vinse subito il campionato. Ripetendosi quasi anche nella serie cadetta, i playoff dei lagunari furono giocati con spirito garibaldino, l’eliminazione fu salutata da tanti applausi.

Il ritorno in Serie A fu a Bologna, non troppo entusiasmante. Aveva rotto con lo spogliatoio e il Bologna stava scivolando all’inferno, fortuna dei tifosi che Sinisa Mihajlović riuscì a dare animo alla squadra e all’ambiente.

Altro giro, altra cadetteria. A Benevento fu record, nonostante la stagione spezzata dal covid. Punti a volontà, record infranti e possibilità di aprire un ciclo. Che in Serie A era iniziato anche bene, con un girone d’andata entusiasmante. E un girone di ritorno semplicemente disastroso, senza mercato e con la vittoria contro la Juventus come un alibi che poi non ha retto nel momento clou della stagione.

Ora l’avventura al Brescia, Pippo Inzaghi torna in Serie B per restarci… il meno possibile.

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