Torino al bivio cessioni: una lunga lista per ripartire

Tante le cessioni del Torino nel prossimo futuro. Da svincolare, da cedere o da prestare: nei granata molti elementi sono ormai un “peso” in rosa.

La rivoluzione del Torino di Ivan Juric passa anche attraverso le cessioni. Perché le due annate concluse con la salvezza presa per i capelli hanno dimostrato come la rosa granata non sia adatta alla piazza. Sempre esigente, sempre pronta alla polemica e poco propensa alla pazienza, il rapporto tra i tifosi e la dirigenza non è ottimo, figuriamoci poi la stima verso il presidente Urbano Cairo.

Che è stato spesso accusato di non spendere per il Torino, ma quando ha speso non ha avuto i risultati sperati. I venti milioni investiti per Simone Verdi non si sono visti in campo, il trequartista ex Bologna e Napoli non ha evidentemente preso le misure in campo. Poche gare al top, molte sotto la soglia della sufficienza, Davide Nicola lo aveva provato anche da regista.

Sarà uno degli indiziati maggiori per le cessioni dei granata, ma ci sarà intanto da trovare un acquirente. In un mercato così bloccato, anche uno scambio sarebbe l’ideale per il Torino, evitando così minusvalenze da portare a bilancio. Non è però l’unico calciatore che ha reso meno delle previsioni.

Gli alibi di tanti calciatori osannati

Linetty - Getty Images
Karol Linetty dopo un anno già in dubbio al Torino – Getty Images

Spesso un calciatore che arriva a indossare la maglia granata è prima osannato all’inverosimile, poi bistrattato spesso e volentieri. Il caso di Simone Zaza lo dimostra, che l’attaccante non sia l’uomo più continuo del mondo come prestazioni in campo lo si era capito da un pezzo. Ci mette tanto impegno, a volte troppo, e lo alterna a partite dove si fa fatica a capirne il suo impiego. Tra le cessioni c’è anche il suo nominativo, ma trovare una meta è un tantino complicato.

Se rilanciato, sarebbe ancora un attaccante da massima serie, agli scorsi europei fece il titolare con l’Italia, rigore e balletto a parte.

Tanti altri elementi sono nella lista delle cessioni, i rientri di Meitè e Ola Aina non lasciano il buonumore nel ds Vagnati che deve piazzarli, dopo i prestiti al Milan e al Fulham.

Ha mercato Lyanco, ma la quotazione è un tantino eccessiva. I quindici milioni chiesti al Bologna da mesi sono eccessivamente troppi, anche se l’obiettivo granata è di avere Orsolini: con un maxi scambio che coinvolgerebbe Zaza, chissà…

Poi c’è il caso Sirigu, che doveva chiudere la carriera in granata. Ma dopo quanto accaduto la scorsa stagione, il vice Donnarumma in Nazionale potrebbe virare su Cagliari o sulla… panchina della Juventus. Con buona pace dei detrattori, il Torino ha ancora altri movimenti in uscita e ci sono altri elementi da piazzare.

Linetty e Rodriguez non hanno incantato agli europei, anche loro rischiano di rimanere sul groppone.

Impostazioni privacy