Alessandro Cortinovis è pronto: il joystick piace a tutti

Alessandro Cortinovis e l’Atalanta devono scegliere come proseguire il loro cammino. Tra il sogno Ilicic e la realtà del professionismo, senza farsi distrarre dai social.

C’è un calciatore, più di tutti, che può rappresentare nell’Atalanta il nuovo futuro del calcio italiano. Non esageriamo nel dire ciò di Alessandro Cortinovis, perché bastano le gare in Primavera per rendersi di conto del potenziale espresso dal talento bergamasco. Un talento puro e raro, un classe 2001 che ha impressionato moltissimo nell’ultima annata, giocando come fuori quota nelle giovanili orobiche. È un trequartista di quelli veri, capace però anche di fare sacrificio come mezzala.

È un ragazzo con la testa sulle spalle, che si vede di rado sui social: 22 i post su Instagram, tra gli ultimi quello in cui «incomincia a fare sul serio dopo tredici anni di giovanili». È invece un grande appassionato di playstation e di videogames, tra i giochi calcistici e Fortnite. Non a caso viene chiamato joystick, per la passione alla console ma anche per il tocco vellutato.

È mancato, però, l’esordio ufficiale del ragazzo in prima squadra, secondo Gian Piero Gasperini non era pronto rispetto ai vari Kulusevski, Piccoli, Ghislandi, Ruggeri e altri ancora che hanno fatto il “grande salto”.

C’è da dire come l’Atalanta, sulla fantasia per via centrale, ha una grande disponibilità. È maturato Malinovskyi, Miranchuk sembra essere un altro, Kovalenko dovrà dimostrare il suo potenziale. E poi ci sono anche Pasalic, nonché Ilicic, l’idolo da prendere a riferimento proprio per il giovane talento italiano.

Rimanere a Bergamo o andare in prestito?

Alessandro Cortinovis detto Joystick per il piede educato – Getty Images

Le sorti di Alessandro Cortinovis si decideranno nelle prossime settimane. Se farà parte della rosa della prima squadra avrà le sue chance, a patto di essere tatticamente un giocatore che ben si inquadra con i dettami di Gasperini. Altrimenti non mancheranno le pretendenti e le occasioni per fare bene. Almeno quattro i club di Serie A che vorrebbero il ragazzo in prestito (Verona su tutte), altre big invece vorrebbero addirittura acquistarlo per poi girarlo verso altre mete. In Serie B, invece, sono le pretendenti alla promozione ad aver bussato.

Il costo del cartellino, al momento, appare di difficile interpretazione, ma chi arriverà con quindici milioni di euro non troverà, sostanzialmente, delle difficoltà.

Investire su Alessandro Cortinovis potrebbe essere una grande mossa per il futuro. Numero 10 e fantasista di classe, ha giocato un’annata di grande livello con perle profuse un po’ in tutti i campi. Vinse quasi da solo l’edizione della Supercoppa Primavera contro la Fiorentina, e anche recentemente contro la Roma ha incastonato due gioielli per una vittoria decisiva. Non si è ripetuto in finale (solo un rigore realizzato), troppo forte l’Empoli.

Come movenze può ricordare Andrea Pirlo? Forse quello dei primi tempi, il capello lungo e l’abilità di sterzare il gioco sono simili, ma guai a continuare con questo paragone.

Per ora rimane Cortinovis, un elemento anche presente nell’Italia. 10 presenze e due gol in Under 18, sette partite giocate invece nell’Under 19. E da settembre la convocazione in Under 21 per maturare ancor di più.

 

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