Torino punta su Magnus Warming: serve dell’altro per Juric

Magnus Warming è il calciatore che più incuriosisce nel Torino. È stato un grande affare o uno dei tanti che farà flop in Italia?

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L’ultima gara dei granata è stata lo specchio della stagione – Getty Images

Il calciomercato del Torino è un continuo esperimento. Ivan Juric ha ancora tante richieste, ben sapendo come sarà difficile far giocare i granata come il suo Verona. Sicuramente ha messo le carte in tavola il mister croato, ben sapendo come servirà sin da subito uno scatto d’orgoglio della sua squadra.

Abituata, nel corso degli ultimi anni, a una sorta di malinconia in campionato, centrando la salvezza ma mai meritandola a pieno titolo. Così, è il mercato l’arma su cui poggiare le speranze. Uno dei primi acquisti granata ha incuriosito perché è giovane… e praticamente sconosciuto alle grandi platee.

Magnus Warming è un calciatore danese che solo gli esperti conoscevano ed è stato acquistato dal Torino per circa un milione di Euro dal Lyungby. Un calciatore giovane, classe 2000, alto 1.88 m e che si presenta molto longilineo. È un attaccante moderno, una seconda punta che, solo in casi estremi, può giocare qualche metro più indietro.

In effetti, comprare in Scandinavia è la scelta più mirata per chi non deve spendere troppo, trovare un buon elemento a poco prezzo farà la differenza nel prossimo futuro.

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Cercasi gol e prestazioni

Torino salvo - Getty Images
Al Torino non basta Warming per raggiungere una salvezza tranquilla – Getty images

Il calciatore danese è arrivato a Torino con voglia di fare bene. La Serie A è il grande obiettivo, l’arrivo dopo una carriera di buone prestazioni ma forse poca continuità complessiva. Cresciuto nelle giovanili del Brondby, Magnus Warming arriva in Italia dopo un percorso tra settori giovanili e prime squadre. Nel 2019-2020 ha visto il campo con più continuità, grazie alle 14 presenze (e a i 4 gol) raggranellati con il Nykobing. Nel gennaio del 2020 il trasferimento al Lyungby, con la seconda parte di stagione composta da nove presenze e due reti, mentre nella scorsa annata ha giocato 15 partite realizzando un gol.

Per essere un attaccante non è un bomber vero e proprio, lo testimoniano i numeri già abbastanza evidenti. Ma è una seconda punta mobile, un calciatore che fa della velocità abbinata al dribbling un’arma abbastanza importante. Può giocare da seconda o da terza punta, caratteristica importante perché tende spesso ad allargarsi (caratteristica tutta danese) per andare sul fondo e poi crossare. In alcuni movimenti ricorda il primo Bendtner, che giocò nell’altra sponda di Torino e rimase per sempre un personaggio curioso.

Warming, invece, vuole essere Magnus… di nome e di fatto. Con qualche giocata vorrà infiammare un Torino che attende anche volti nuovi e soprattutto gente attaccata alla maglia. Sulla fedeltà non sembrano esserci dubbi, sulla quantità dei gol invece rimangono le perplessità.

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