Leicester, che salto! La Premier League non basta più

Il Leicester sogna tra trionfi, progetto al top e stadio in restyling. Una squadra inglese che sta diventando sempre più importante nel circuito della Premier League sta migliorando anche fuori dal campo.

Leicester in Champions - Getty Images
Il Leicester ha partecipato recentemente alla Champions League – Getty Images

Il Leicester regala spesso sorrisi ai suoi tifosi. Cresciuti nel corso del tempo, perché le imprese delle volpi argentate d’Inghilterra hanno praticamente raggiunto il mondo intero, con buona parte dei fan che arriva anche dall’Oriente.

Un po’ perché il Leicester ha rappresentato il sogno da vivere in uno stadio, il progetto è decollato con un po’ di fortuna. E poi anche per la capacità di rendere semplici i sogni impossibili, i tre trionfi negli ultimi cinque anni sono stati inaspettati.

Il progetto Leicester decolla sempre più, da quando nel 2010 il club in seconda serie fu comprato da Kun Vichei per quaranta milioni di sterline. Con quei prezzi ora si può comprare un medio difensore in Premier League, ma all’epoca l’investimento fu senza dubbio particolare.

La crescita fu graduale, la vittoria della Championship nel 2014 fece triplicare il valore di mercato del club, che divenne un esempio per un progetto mirato ed efficace.

Dopo una prima salvezza in Premier League, la svolta inattesa che portò il Leicester a diventare un fenomeno mondiale.

Sir Ranieri e l’epoca d’oro

Simeone e Vardy - Getty Images
Simeone abbraccia Vardy, capocannoniere inglese – Getty Images

Stagione 2015-16. Un tifoso inglese punta sul Leicester campione d’Inghilterra. Viene deriso, dopo aver visto lo stadio e le prime gare del club allora allenato da Claudio Ranieri. Poi, i fatti gli daranno straordinariamente ragione, incassando 5000 volte la posta in palio e diventando così sicuramente più ricco di tutti i criticoni.

L’impresa fu leggendaria, il fulcro di un progetto che vide come protagonista Claudio Ranieri e calciatori come Schmeichel jr, Vardy e Kantè, già allora un pedalatore di primo livello. Vinsero la Premier League nell’anno in cui le grandi si riposarono o quasi, semplicemente il Leicester fu più forte di tutti tanto da vincere il titolo in anticipo.

Si ripetette, ma senza Claudio Ranieri (riconoscenza cercasi), in Champions League, arrivando ai quarti di finale e incassando tanto denaro: reinvestito, dopo tre anni, nelle strutture d’allenamento, costate qualcosa come cento milioni di sterline, ma invidiate da tutta l’Inghilterra.

Nel frattempo il club ha mantenuto bilanci in attivo e buoni propositi in campo, nel maggio scorso la vittoria della FA Cup ha regalato un’altra prima volta inattesa. Come quella Community Shield portata nello stadio di casa in esposizione: lo scalpo del Manchester City è stato particolare.

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Proprio parlando di stadio, quello del Leicester prossimamente avrà ottomila posti in più. Per accogliere le tante richieste che arrivano, settimana dopo settimana, soprattutto dall’estero: passata la pandemia, sarà uno stadio multiculturale e con un gran calcio da vedere.

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