Calciatori e tifosi: quando il sogno da bambino si realizza

I calciatori sono stati tifosi prima di essere professionisti. Alcuni anche scegliendo poi delle vie diametralmente opposte a quelle desiderate da bambino.

Francesco Totti - Getty Images
Francesco Totti tra i calciatori tifosi più celebri: romanista al 100% Getty Images

Tifano gli italiani, tifano le signore da casa, tifano anche i calciatori. Non è un mistero che, per avvicinarsi al mondo del calcio, i bambini vedono le gesta dei propri idoli cercando di ripeterli in campo. Pian pianino si affinano le abilità e per pochi eletti si spalancano i sogni, addirittura di giocare con i propri idoli.

Accade sempre più di rado per i calciatori italiani, ma accade: il bello dell’essere tifosi da piccini può tramutarsi in realtà. Perché si è tifosi ma anche amanti del calcio, anche se le nuove generazioni non hanno punti di riferimento.

Per le vecchie epopee calcistiche, il pallone era visto anche in tv con appuntamenti fissi e spesso le poche immagini servivano per una settimana a riempire quanto si poteva fare in strada o all’oratorio. I calciatori “romani de Roma” ne sono un esempio, perché i vari Alessandro Florenzi, Francesco Totti e Daniele De Rossi dovevano accontentarsi delle immagini Rai. Da ripetere poi con la maglia giallorossa e, salendo di categoria, diventando anch’essi protagonisti con la loro maglia del cuore.

Al contrario, un elemento del settore giovanile romanista, ovvero Alessio Romagnoli, era un tifoso laziale e – nemmeno troppo a malincuore – accettò il trasferimento al Milan.

Un tifo che coinvolge tutti

Locatelli a Napoli - Getty Images
Manuel Locatelli tifoso della Juventus da bambino – Getty Images

Nutrita la platea dei calciatori che tifano. Perché si è tifosi da bambini, forse meno da grandicelli quando poi le esigenze da professionisti incombono. Far combaciare la squadra amata da bambino poi è il massimo: chiedere a Manuel Locatelli, che fu immortalato qualche anno fa anche con la maglietta dedicata al 27° scudetto bianconero. Era un bambino che sognava la Juventus, da agosto è riuscito a raggiungere il suo sogno.

Cosa che ancora non è avvenuta per Nicolò Zaniolo, “beccato” sui social a inneggiare la Juventus nel 2015, ed è proprio l’aspetto dei nuovi mezzi di comunicazione a far svelare in anticipo il tifo dei calciatori. Di Giacomo Raspadori si sa che è tifoso dell’Inter, così come Mimmo Berardi, mentre altri giovani professionisti cercano negli archivi… di cancellare le tracce passate.

Tanti tifosi e tanti calciatori nel mezzo, alcuni hanno fatto la storia della Nazionale. Gigi Buffon non è riuscito a giocare per il suo Genoa, Emiliano Viviano e Cristian Puggioni invece come portieri difesero Fiorentina e Sampdoria. Facendosi quasi divorare dall’ansia.

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Tornando agli azzurri, pensieri bianconeri anche per Marco Verratti e Alberto Gilardino, rossoneri erano Mario Balotelli e Pippo Inzaghi: e non lo hanno mai nascosto, in fondo. Soprattutto l’attuale tecnico del Brescia era praticamente una simbiosi vivente con la curva rossonera dopo ogni gol a San Siro.

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