Caleb Ekuban avverte il Genoa: non sarò una meteora

Caleb Ekuban è un po’ un oggetto misterioso del Genoa e del calcio italiano. È tornato dalla porta principale dopo degli inizi imprevedibili.

Ekuban primo piano - Getty Images
Nel Genoa anche Caleb Ekuban potrebbe fare la sua parte – Getty Images

Il Genoa ha sempre il merito di pescare calciatori inattesi. Per i più il nome di Caleb Ekuban non è di quelli che entusiasmano, ma gli esperti di mercato non si sono meravigliati più di tanto. È un colpo alla Preziosi, di quelli inattesi per le grandi platee, ma funzionali per l’ambiente perché l’attaccante conosce bene già il calcio italiano.

Non lasci ingannare il cognome e la provenienza, perché le sue prime avventure calcistiche sono arrivate proprio in Italia, paese in cui è cresciuto. Le origini sono ghanesi, riabbracciate solo per indossare la maglia della nazionale africana. Il cuore però è anche italiano, cresciuto nel settore giovanile del Chievo Verona che negli anni ha comunque fornito dei giocatori discreti.

Ekuban è un’ala, una seconda punta ma anche un giocatore abile nel raccordo. Soprattutto da giovanissimo tendeva un po’ troppo a tenere il pallone tra i piedi, ora è maturato anche in questo. Perché con il tempo è cresciuto fisicamente, tatticamente e anche tecnicamente, tanto da poter ora giocare in Serie A senza alcun timore.

Una carriera da giramondo o quasi

Genoa esulta - Getty Images
I liguri hanno cambiato proprietà dopo 17 anni – Getty Images

Gli esordi nel settore giovanile del Chievo Verona erano quelli di un attaccante che poteva diventare professionista con qualche sforzo in più. Le prime esperienze con i professionisti arrivano, come molti ragazzi, dai duri campi della terza serie. Non fece nemmeno troppi chilometri nell’abbracciare il Sudtirol, che gli diede l’opportunità di esordire in Serie C.

Categoria dove rimase poi per un’altra stagione e mezza indossando la maglia del Lumezzane. Sognando di emulare Mario Balotelli, ma forse anche per forgiare un’identità in campo non troppo sicura. Così, la stagione e mezza bresciana di prestito esaurì, rimanendo però in Lombardia. Altro giro, altra giostra, in questo caso è stato il Renate ad accoglierlo a braccia aperte.

Tanto movimento, pochi gol per un attaccante, così il Chievo Verona pensò bene di mandare Caleb Ekuban in Albania, direttamente al Partizani Tirana. E lì divenne un fenomeno praticamente con 34 presenze e 17 reti, uno dei calciatori emergenti di un campionato spesso poco osservato. Da tutti ma non dal Leeds, che acquistò il cartellino dai clivensi per 550 mila euro ma non ebbe tanta fiducia in lui. Ekuban ancora segnava poco, poi ci pensò il Trabzonspor a renderlo un gigante. Venti gol nel campionato turco e tanti altri nelle coppe, per sottolineare come era ormai maturato anche sottorete.

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Al Genoa potrà continuare il suo percorso. Non sarà facile lottare in Serie A, ma al fianco di Goran Pandev e Felipe Caicedo potrà dire la propria a suon di assist e gol decisivi.

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