Genoa, i numeri dell’era Preziosi: l’acquisto più costoso e il piazzamento migliore

Il Genoa di Preziosi finisce qui, dopo 18 anni: tutti i numeri del Grifone sotto la guida dell’imprenditore campano.

Enrico Preziosi Genoa
Enrico Preziosi (fonte foto GettyImages)

Diciotto anni dopo, il Genoa non è più di Enrico Preziosi. Il più antico club d’Italia cambia proprietario e si unisce alla già folta schiera di società americane. Con il Grifone, diventano ben 10 i club in mano a gruppi yankee. L’affare, dopo una lunga trattativa, si è chiuso per circa 150 milioni di euro.

Una vera epopea, quella del Genoa guidato da Preziosi, partita nel lontano 2003 dalla Serie B, passato per una retrocessione in C prima di una cavalcata verso la A, massima serie che è sempre stata mantenuta, seppur con mille difficoltà In alcuni casi. Non è stato il presidente più amato della storia del calcio, Preziosi, ma qualche soddisfazione l’ha regalata ai tifosi del Grifone. A partire dal gran numero di calciatori importanti che hanno vestito la nobile maglia rossoblù in questi 18 anni. Su tutti? Probabilmente il Principe Diego Milito, che fece grande il Genoa prima di regalarsi la storia con l’Inter.

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Per tutti nell’immaginario collettivo Milito è rimasto come l’uomo simbolo della rinascita genoana. Eppure, nonostante sia stato un grandissimo campione, non è stato l’acquisto più costoso dell’imprenditore campano. Nella classifica dei suoi maggiori investimenti si piazza solo al quarto posto (costò 13 milioni dal Saragozza). Davanti a tutti c’è invece un altro attaccante, che in rossoblù ha però fatto molto peggio: Andrea Pinamonti, prelevato lo scorso anno dall’Inter per 19,5 milioni di euro. Un acquisto che ha superato anche quello di Sturaro dell’estate precedente, pagato 16,5 milioni. Davanti a Milito, anche Robert Acquafresca, pagato 15 milioni.

Il miglior piazzamento dell’era di Preziosi

Tifosi Genoa
Tifosi del Genoa (fonte foto GettyImages)

Come abbiamo anticipato, Preziosi non è stato il presidente più amato della storia del calcio, e nemmeno di quella del Genoa. Specialmente negli ultimi anni il suo rapporto con la tifoseria del Grifone è stato di amore-odio. Eppure, nei suoi 18 anni di carriera Preziosi ha regalato anche diversi piazzamenti d’onore. Non ha mai lottato per lo Scudetto, raramente è entrato in Europa, ma si è stabilizzato in massima serie, la categoria che più si adatta a un club di tale blasone.

Partito con un 16esimo posto in Serie B nel 2003/04 e una seguente retrocessione in C1 per delibera della CAF, Preziosi ha saputo portare il Genoa fino alla Serie A, raggiungendo come massimo risultato il quinto posto nella 2008/09, con conseguente qualificazione in Europa League. In panchina c’era Gian Piero Gasperini. La seconda e ultima partecipazione a competizioni contninentali sarebbe dovuta arrivare nel 2014/15 grazie al sesto posto ottenuto, ma l’UEFA negò al club la licenza, e così i rossoblù dovettero rinunciare.

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Per il resto, tanti piazzamenti a metà classifica e qualche rischio di troppo in anni recenti, con due 17esimi posti consecutivi tra 2018 e 2020, prima del ritorno a una tranquillissma salvezza nell’ultima stagione, il canto del cigno di un’epoca che rimarrà per sempre nella storia del club.

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