Bologna e Milan vanno in campo con i precedenti che pendono decisamente dalla parte rossonera. E dei numeri che stanno cominciando a diventare dei veri e propri macigni.
Prima o poi la famigerata legge dei grandi numeri dovrebbe premiare il Bologna. I tifosi felsinei si augurano che già stasera ci sia una specie di miracolo sportivo, vedendo uscire i rossoblù trionfatori dal match serale del “Dall’Ara”.
Ci vorrà tanto olio di gomito e perseveranza, quella che a volte è mancata nel corso degli anni. Il Bologna nel corso del tempo ha temuto forse un po’ troppo il Milan, tanto che l’ultima vittoria casalinga, guardando ai precedenti, risale addirittura al campionato 2001-02. Quello che poi finì in maniera opposta per le due compagini rispetto all’andamento mostrato in generale.
A Bologna finì 2-0 e fu una partita dove l’allora team di Francesco Guidolin mise le mani avanti, sognando un posto in Champions League. Quello che poi raggiunse il Milan nel famigerato 5 maggio del calcio italiano. I rossoneri nell’ultimo turno vinsero in casa 3-0 contro il Lecce retrocesso, il Bologna perse a Brescia con lo stesso risultato, ma i lombardi dovevano necessariamente vincere per raggiungere la salvezza. Immaginate i vari Baggio, Guardiola, Toni e Mazzone retrocessi? Noi no, e forse il destino ha solo rimesso le cose a posto.
Una sfida tabù da superare
I precedenti sono dunque il tabù maggiore da superare, ma chi andrà in campo non penserà ai numeri e alle statistiche. Soprattutto perché buona parte dei calciatori in campo sono stranieri, hanno pochi pensieri numerici e non hanno nemmeno vissuto in tv alcune delle sfide tra Bologna e Milan.
Dei precedenti, 85 sono state generalmente tra Milano e Bologna le vittorie dei rossoneri, 44 i pareggi e 51 le affermazioni del Bologna, che rischia in caso di goleada di arrivare ai 300 gol presi dai milanisti.
Lucas Skorupski vorrà evitare questa piccola sciagura, considerando che l’altro confronto con la milanese è finito 6-1 in casa Inter…
Lo scorso anno a Bologna il Milan giocò una gara accorta, segnarono Rebic, Kessiè e Poli, per una partita che non concedette molto all’estetica. Ma fu al contempo una partita molto solida, i rossoneri d’altronde inanelleranno un cammino in trasferta straordinario con il record di vittorie lontano da Milano.
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Sinisa Mihajlovic invece ha un pochino il dente avvelenato. L’addio al Milan di qualche stagione fa è ancora un ricordo fresco nella mente del tecnico. Con il merito di aver lanciato Gigio Donnarumma e il cruccio di non esser mai diventato un leader nell’ambiente rossonero. Erano altri tempi, i cinesi stavano spuntando all’orizzonte e le prospettive non erano nemmeno troppo rosee.