Kulusevski equivoco Juventus: cosa farà lo svedese?

Dejan Kulusevski è ancora un equivoco tattico nella Juventus. Un po’ un cruccio dell’ambiente, un po’ per un acquisto che è parso forse troppo avventato per il club.

Dejan Kulusevski - Getty Images
Dejan Kulusevski è ancora alla ricerca di continuità nella Juventus – Getty Images

A volte ci ricascano. Perché l’equivoco tattico in Dejan Kulusevski sta prendendo il sopravvento e non sarà facile risolvere questo arcano. Il centrocampista-attaccante-trequartista-ala svedese è infatti ancora un calciatore alla ricerca di un suo equilibrio in campo. Perché l’equivoco tattico sta prendendo il sopravvento, è un elemento che ha dei mezzi ma spesso li usa a sproposito.

Diventando un po’ il cruccio di quanti vedono le partite della Juventus, spesso mettendosi le mani nei capelli. Perché il rosso svedese in campo sembra praticamente avulso da ogni indicazione tattica, svaria a destra e a sinistra, diventando in alcuni casi più dannoso che utile.

In effetti, guardando alcune partite bianconere, si ha proprio l’impressione che Dejan Kulusevski non sappia come girare per bene in campo, perché parte largo e poi si accentra e facendolo al contrario va spesso a creare disagio sulla fascia. Un elemento che va preservato, in effetti, per capire proprio quale possa essere il suo apporto in campo e se questa Juve ha bisogno di lui. Un po’ come accade nella Svezia, in nazionale ha trovato già una maggiore alchimia.

Un calciatore da campo largo

Kulusevski - Getty Images
Lo svedese deve trovare una sua dimensione in campo – Getty Images

Cinematograficamente, Dejan Kulusevski non sarebbe un calciatore da equivoco tattico ma da campo largo. Ovvero da lunghe praterie, quasi un elemento da western nelle lunghe cavalcate. Perché il ragazzo deve fare quello che sente, ovvero prendere il pallone e cominciare a correre come una slavina. Non è un caso che sia nel Parma, nell’unico campionato giocato in Serie A con una certa continuità, che con la Svezia questa arma sia stata spesso usata a buon proposito.

Ha bisogno di prender palla e correre, senza inquadrarsi in uno schema e lasciandolo praticamente libero di inizialmente. Ma, per forza di cose, tutto questo in una gara non sarebbe fisicamente possibile, in quanto ci sono marcature ed equilibri da rispettare.

Nella Juventus c’è molta concorrenza lì davanti, perché è difficile trovare spazi larghi quando i bianconeri attaccano. A destra ci sono Juan Cuadrado e Federico Chiesa ormai padroni della fascia, a sinistra spesso Max Allegri ha preferito adattare un centrale per non incorrere in vuoti laterali. Perché Dejan Kulusevski oltre a capire il suo apporto difensivo, deve migliorare decisamente in quello difensivo. Lo scorso anno regalò praticamente tre-quattro gol e furono spesso episodi segnanti.

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Al rientro in campo, uno dei compiti della Juventus è capire se questi quaranta milioni investiti sullo svedese porteranno mai dei frutti. Oppure se saranno già rimpianti da tutto l’ambiente. Il solo gol di Champions sul campo dello Zenit non basta al momento per giustificare l’inizio di stagione.

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