In gol per Paolo Rossi: due squadre lo onoreranno in campo

Perugia e Vicenza in campo per ricordare Paolo Rossi. Che in entrambe le squadre diede sfoggio del suo talento con gol decisivi e polemiche che alimentarono gli inizi degli anni Ottanta.

Paolo Rossi a Vicenza - foto LaPresse
Paolo Rossi a Vicenza era di casa – foto LaPresse

Quella di stasera non è una gara come tutte le altre. Lo sanno bene i tifosi di Perugia e Vicenza, che guardando al loro passato hanno un unico e grande punto in comune: Paolo Rossi. Il Pablito mundial fece le ossa nei due club, conquistando la Nazionale e diventando uno degli attaccanti più forti del mondo.

Furono anni di calcio vissuti ad alto livello, in un’Italia che stava vivendo una nuova fase sportiva. Paolo Rossi entrò in pieno nella rivoluzione calcistica, partendo da quel Vicenza che passò dalla Serie B alla Serie A, lottando subito dopo addirittura per lo scudetto. Anni d’oro passati in Veneto con un riscatto che fece discutere tutta Italia: alla Juventus andarono per la seconda metà due miliardi e mezzo, l’investimento non fu ripagato. Non per torti di Paolo Rossi, bensì per quel Vicenza che andò incredibilmente in Serie B.

Evidentemente gli dei del calcio avevano girato le spalle a Geppy Farina (non sarà l’unica volta), con l’attaccante che si ritrovò a Perugia per due anni in prestito: nelle intenzioni.

L’Umbria e il totonero

Paolo Rossi e Tosatti - foto LaPresse
Campioni nello sport, Rossi e Tosatti che ne descrisse le varie cronache – foto LaPresse

Paolo Rossi così andò a Perugia in prestito, scelta che spiazzò tutti gli operatori del mercato. Sembrava destinato a Napoli, ma fu lo stesso attaccante a rifiutare: era un uomo tranquillo, non si sentiva pronto per altre pressioni.

Andato a Perugia fece il suo dovere, sia in Coppa Uefa che in campionato: gli umbri arrivarono settimi, disputarono un buon torneo soprattutto nel girone d’andata. Con una macchia alla fine del 1980: quell’Avellino-Perugia 2-2 con doppietta di Pablito, che lo portò a una squalifica immeritata. Il Totonero fu la mannaia del calcio italiano, che coinvolse colpevoli e innocenti: Rossi soffrì più di tutti per quella situazione, giocò solo un anno a Perugia e ci fu San Bearzot poi a riqualificarlo agli occhi del mondo.

L’affetto di Paolo Rossi verso Vicenza e Perugia non mutò, le piazze volevano bene al campione e glielo dimostravano ogni volta che arrivava in città. Soprattutto in biancorosso c’era il maggior legame, fu coinvolto anche nella società berica e spesso e volentieri dispensava utili consigli.

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Servirebbero anche ora al club biancorosso, impegnato a fondo nella lotta salvezza dopo un inizio terribile. Sicuramente se la passa leggermente meglio il Perugia, tornato in cadetteria e con una buona retroguardia difensiva: per salvarsi, innanzitutto non prendere gol è un buon comandamento. Alle 20.30 si scenderà in campo e si guarderà il cielo: Paolo Rossi sarà sintonizzato.

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