Mister, posso chiamarti nonno? Una panchina con fan speciali

Nonno o mister? Per alcuni tecnici italiani ormai la doppia veste potrebbe esser anche stretta. Meglio godersi i nipotini o continuare a sgridare i ragazzotti in campo?

Carlo Mazzone - foto LaPresse
Dei mister, il nonno di tutti gli sportivi è Carlo Mazzone – foto LaPresse

Il calcio italiano regala storie ed episodi curiosi, soprattutto con i mister che hanno qualche annetto in più. Sono stati spesso protagonisti in campo da ragazzi, hanno avuto centinaia di calciatori tra le mani… ma spesso puntano a uno prediletto da far giocare quanto prima: un nipotino. Così, il nonno che diventa mister o il tecnico che diventa una sorta di … giovane bastone della vecchiaia è qualcosa che stupisce e incuriosisce, soprattutto quando apprendiamo che un allenatore ha avuto questa gioia dalla vita.

In effetti, qualcuno è ancora in panchina, altri attendono il momento giusto e altri ancora sono stati esonerati ma senza rammarico, perché ricordare il sorriso dei nipotini fa passare tutte le angosce e le malinconie. Una sorta di effetto placebo per il campo è il fatto di diventare nonno? Non proprio, anche perché di allenatori anziani in Serie A ce ne sono stati e spesso avevano più grinta di tanti loro colleghi giovani. Pensiamo a Carlo Mazzone, che anche negli ultimi anni di carriera non lesinava di certo energie in panchina: qualcuna la risparmiò vedendo con gioia giocare Roberto Baggio.

L’allenatore come esempio di vita

Andreazzoli - foto LaPresse
Andreazzoli cita i … nipoti in conferenza stampa – foto LaPresse

Il calcio italiano così ha ancora qualche nonno in panchina, uomini comunque giovani per il ruolo che continuano ad allenare e ad essere mister in Serie A. Aurelio Andreazzoli addirittura prese ad esempio il nipote Tommaso di quattro anni per far capire a tutta la stampa come il rigore contro l’Inter sarebbe stato giusto per il suo Empoli. Un esempio estremizzato, ma che fece capire come il tecnico toscano era sicuro delle sue intenzioni.

È diventato nonno anche Sinisa Mihajlovic, in una famiglia che profuma di calcio: suo genero è Alessandro Vogliacco, difensore che milita nel Pordenone in Serie B. Con un nonno e un padre che pensano alla fase difensiva, sicuramente il bambino crescerà con la voglia di guardarsi le spalle più che attaccare la porta.

Altri nonni sono stati o ruotano intorno al massimo campionato. Eusebio Di Francesco attenderà una prossima collocazione dopo il Verona, ma è fiero di essere nonno. È stato Federico ad assegnargli questi galloni, l’attaccante dell’Empoli è diventato genitore nel luglio 2019.

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È nonno anche Fabrizio Castori, festeggiò questo lieto evento quando allenava il Trapani due stagioni fa. Così come è entrato nel club anche Giuseppe Iachini da qualche anno, un nonno che sicuramente non si accontenta di dare il pane alle paperette, ma che in panchina dà sempre il meglio di sé.

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