Marcelo Brozovic cerca qualità: e se chiamasse il suo mentore?

Marcelo Brozovic tra sogni inglesi e conferme italiane. Il centrocampista è ben seguito in Premier League ma vorrebbe proseguire la sua stagione e il suo futuro in nerazzurro.

Marcelo Brozovic - foto LaPresse
Marcelo Brozovic tra Serie A e Premier League – foto LaPresse

Epic Brozo è ben seguito sul mercato. Mancano venti giorni circa alla riapertura delle trattative, ma ufficiosamente i primi segnali sono già partiti. Soprattutto in direzione Milano, perché l’Inter ha una buona rosa e – proprio per questo – attrarre chi ha denaro da spendere.

In particolar modo a ingolosire alcune squadre inglesi è Marcelo Brozovic, che ha parecchi estimatori soprattutto nel calcio inglese. Un po’ per caratteristiche particolari, un po’ anche per vecchie conoscenze che possono ribussare cercando di convincere il croato.

Non è un mistero la stima di Antonio Conte per il calciatore croato, ne ha smussato le debolezze e la discontinuità, lo ha reso ancora migliore in mezzo al campo. Non a caso ha giocato con Conte 88 partite in due stagioni – contando tutte le competizioni – tanto per far capire come era imprescindibile in mezzo alla mediana.

Si seguono le evoluzioni, il Tottenham con Fabio Paratici sicuramente farà la sua offerta, toccherà all’Inter valutarla. Anche il Newcastle può fare un buon pensiero, per caratteristiche e tipologia di giocatore, Brozovic sarebbe l’ideale per rifare un centrocampo con solide basi.

La continuità ritrovata

Brozovic in campo - foto LaPresse
Il croato tentato da una nuova esperienza – foto LaPresse

Per Marcelo Brozovic l’avventura nell’Inter iniziò nel gennaio del 2015, quando fu acquistato per circa nove milioni di euro dalla Dinamo Zagabria. Arrivò in una squadra meneghina alla ricerca di se stessa, ancora alle prese con tossine precedenti. Il croato nato trequartista fece vedere sin da subito buoni spunti, ma aveva qualche equivoco tattico di troppo.

Non era una mezzala completa, ma nemmeno un trequartista. Questo dubbio lo dipanò in definitiva Luciano Spalletti che, dopo averlo provato un po’ dovunque, lo convinse a giocare da regista. Atipico perché poteva senza dubbio sbagliare qualcosa in impostazione, ma allo stesso tempo intelligente a sapersi ben impegnare e coesistere con i compagni di reparto.

Non è un caso che Conte poi abbia costruito la solidità del centrocampo proprio sul croato, affiancandogli gente di fiato e di corsa, ma anche di buona intelligenza tattica.

Così, anche con Simone Inzaghi è diventato un uomo irrinunciabile, perché da regista è vitale in mezzo al campo. Brozovic e Nicolo Barella sono i due titolari fissi a centrocampo, poi un terzo si potrà sempre trovare per affiancare loro, anche se Chalanoglu sta conquistando credito.

Se l’avventura in nerazzurro proseguirà lo sapremo dal 31 gennaio in poi, resistere alle offerte inglesi sarebbe il giusto premio alla perseveranza dei tifosi.

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Che da anni impazziscono per un calciatore particolarmente bravo in campo e spesso simpatico sui social con le sue bizzarre trovate.

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