Renato Sanches, è la volta buona: tante big all’assedio

Renato Sanches è l’uomo buono per tutte le occasioni. Torna sempre di moda un calciatore che… si esalta nelle grandi contese.

Renato Sanches  - foto LaPresse
Renato Sanches e un Lille che sta stretto – foto LaPresse

Se c’è da alzare il ritmo, meglio chiamare chi si sente pronto. La qualità maggiore di alcuni calciatori è proprio quella di diventare protagonisti nelle massime competizioni. Diventando, però, alcune volte poco stimolanti nella normale amministrazione.

Un esempio che calza a pennello proprio per Renato Sanches, calciatore portoghese davvero atipico. Che tutta Europa incominciò ad apprezzare nella massima competizione continentale del 2016. Fu probabilmente il miglior giovane di quell’edizione, trascinò il Portogallo insieme al ben più scafato Cristiano Ronaldo e la vittoria contro la Francia fu il miglior premio per tutti.

Da quel momento, le grandi attenzioni diedero un po’ alla testa e forse… alle gambe del portoghese. Che collezionò panchine ma anche piccoli stop con il Bayern Monaco, sembrando forse già appagato. Ma in realtà l’arma di riscatto è arrivato… dal piccolo Lille, diventato grande grazie a lui. C’è la mano del centrocampista nella conquista del campionato francese la scorsa stagione, il suo dinamismo e la sua corsa sono stati davvero preziosi per il titolo strappato al Psg.

Verso la conferma altrove

Sanches in nazionale - foto LaPresse
Le migliori cose sono state mostrate con il Portogallo – foto LaPresse

Per Renato Sanches si aprono porte interessanti nel mercato di gennaio. Perché sono molte le squadre che hanno problemi importanti a centrocampo e devono necessariamente mettere una pezza.

Lo deve fare intanto il Barcellona, che sembra aver puntato sul portoghese come uomo del riscatto. Perché ci saranno Busquets e Gavi, ma ci vogliono anche calciatori con un maggior dinamismo in campo. Pedri non può essere onnipresente, così il portoghese può inserirsi in un quadro di rinnovamento. Il prestito con diritto di riscatto la soluzione più consona, la liquidità del Barcellona è praticamente assente, per il futuro arriverà forse maggior gloria ma sicuramente un riscatto più corposo.

Il portoghese andrebbe a piedi al Barcellona, pur sempre una piazza difficile da rifiutare e un “Camp Nou” che può poggiare su una gran sostanza di pubblico a sostenerlo.

Ci sono sempre le piste italiane a supporto, tre-quattro squadre hanno decisamente bisogno di un ricambio se non proprio di un titolare. Un caso che accomuna Milan e Napoli, le partenze per la Coppa d’Africa e avere un elemento pronto in mezzo sono casi da non sottovalutare.

Così come la Roma avrebbe bisogno di un maggior apporto, Mourinho non si “fida” di Villar e Diawara, non sa più cosa provare in mezzo. Prendere un portoghese come Sanches darebbe anche maggior tranquillità.

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E perché no la Juventus? Se Locatelli è il presente e il futuro, lì vicino c’è molta incertezza. Coprirla con il lusitano non sarebbe un’idea malvagia.

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