Parma e Perugia vanno in campo con un effetto nostalgia. Il passato ha regalato pagine più gloriose a entrambe le squadre.
C’è una sfida che rimanda a vent’anni fa almeno. In Serie B il match tra Parma e Perugia riporta alla memoria dei due club con glorie senza dubbio migliori di quelle attuali. Il Parma ha avuto un inizio di campionato abbastanza balbettante, portare Gigi Buffon in cadetteria per fargli subire più di un gol a partita non è di certo il massimo.
Il Perugia, invece, ha l’obiettivo della salvezza e sembra poter riuscire nell’impresa nonostante qualche passaggio a vuoto. I tecnici stanno sciogliendo i dubbi della rifinitura, ben sapendo come i tre punti oggi possono decisamente dare un altro senso al loro torneo. In virtù anche della pausa natalizia, Parma e Perugia hanno la necessità di migliorare la propria classifica.
Soprattutto guardando alle memorie passate, una parte di storia per Parma e Perugia si è legata alla fine degli anni Novanta e dei primissini anni Duemila, con una fetta di pubblico davvero entusiasta nel vedere i risultati delle due compagini. Salvo poi essere notevolmente deluse dalle proprietà.
Tanzi e Gaucci, destino d’addio
In effetti, la gara tra Parma e Perugia rimanda alla Serie A, ma soprattutto alle reciproche proprietà. Tra i Tanzi e i Gaucci c’è stato anche qualche affare di mercato, portando giocatori da una parte all’altra.
Ma soprattutto un modo di intendere il calcio abbastanza particolare. Il Parma era cresciuto con un boom incredibile per una realtà provinciale. Dalla qualificazione in Coppa Uefa conquistata nella prima stagione di Serie A all’escalation di coppe, il Parma nell’affrontare il Perugia cercava punti per l’alta classifica. Con una gestione dissennata nei conti, ma alla ricerca sempre della grande qualità in campo. Quella dei Tanzi fu un’epopea che si concluse quando i ducali stavano davvero chiudendo i battenti nel 2004, “impresa” che poi avvenne qualche anno successivo con altri protagonisti.
Il protagonista del Perugia di quegli anni era in assoluto Luciano Gaucci. Vulcanico, con una serie di multiproprietà calcistiche e una verve incredibile da mostrare in campo e non. Tanti gli esoneri del tecnico, in Serie A in epoca recente però ebbe quattro allenatori. Con Ilario Castagner e Vujadin Boskov i rapporti non furono eccezionali, con Carlo Mazzone un’annata con una buona salvezza e poi Serse Cosmi, pescato dalla Serie A e proposto al grande calcio insieme a tanti talenti pescati dalle categorie minori. Il Perugia poi andò in B nel 2004 e scivolò nel fallimento in pratica un anno dopo.
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Oggi in campo ci sarà molto altro da proporre. Il Parma avrà bisogno di punti, il Perugia anche: la differenza sarà nei particolari e in quanti spunti potrebbero arrivare dal passato.