Moggi sgancia la bomba sulle plusvalenze: caos totale

Luciano Moggi in una intervista a TvPlay commenta il caos che ha travolto la Juve e ritorna su Calciopoli sganciando la bomba. 

“La Juventus è un capro espiatorio, fa notizia perché leggono tutti quanti. Se prendi un’altra società non la leggono, ma credo che il calcio vada processato a 360 gradi”.

Luciano Moggi
Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus (AnsaFoto)

Partiamo dalla fine di una lunga intervista che Luciano Moggi ha concesso ai microfoni di TvPlay. L’ex dirigente bianconero come spesso accade non ha aggirato le domande che gli sono state poste, è tornato sul discorso Calciopoli, effettuando anche un parallelo con il caos plusvalenze che ha travolto il club. Nelle sue parole c’è la convinzione che la riapertura del caso che riguarda la Juve, è stata chiaramente dettata da nuovi elementi che sono emersi durante l’indagine. Per Moggi però, anche il processo che ha visto coinvolto lui e i bianconeri con la conseguenza della retrocessione sarebbe da riaprire alla luce di tanti elementi che secondo lui sarebbero venuti alla luce.

Moggi sul caos plusvalenze: “Ecco la differenza con Calciopoli”

Luciano Moggi
Luciano Moggi (LaPresse)

Luciano Moggi ha voluto fare una distinzione chiara fra Calciopoli e il caos plusvalenze che ha travolto la Juve. “Alcune analogie ci sono – ha ammesso su TvPlay -, ma anche una differenza chiara. Mentre Calciopoli è stata fabbricata da altri con un’operazione direi anche di certe persone vicine, questo è un qualcosa che dipende esclusivamente dalla Juventus”. La discussione si è chiaramente spostata sugli eventuali rischi per il club.

“Io non conosco le carte per dire se hanno fatto bene o male, ma mi viene da pensare che se questo caso è stato riaperto sulla base di elementi nuovi anche calciopoli può essere riaperto. Ci sono fascicoli occultati, intercettazioni tagliate a metà, tanti nuovi elementi”. Moggi è convinto di un concetto chiaro. “C’è tutto un insieme di cose che sicuramente portate alla luce fanno capire che calciopoli era Farsopoli così come dicono in tanti”. 

Arriva quindi anche la domanda sulla famosa “chiavetta” emersa durante l’assemblea dei soci bianconeri, in cui c’era anche Moggi. “Cosa c’è dentro? Tutte le intercettazioni di Calciopoli, con la viva voce dei protagonisti. Non è un passaggio per puntare il dito contro qualcuno in particolare. Io l’ho fatto solo per discolparmi di colpe che non ho mai avuto”. 

Impostazioni privacy