Ufficiale: la notizia scuote il mondo Juve, è addio

La rivoluzione in società non è terminata con l’approdo di Cristiano Giuntoli. Un altro pezzo da novanta se ne va

Dall’autunno 2022 il mondo Juventus non è più lo stesso. A scompaginare i piani di chi allora governava la Continassa, ovvero Andrea Agnelli, le circa 14000 pagine dell’ordinanza dell’indagine Prisma. In seguito all’inchiesta, il 28 novembre l’intero Cda, guidato dal presidente, ha dato le dimissioni. A dare l’addio anche il vice presidente, Pavel Nedved.

Juve spiazzata: va via anche lui
Una bandiera della Juve (LaPresse) – calciopolis.it

In seguito alle note vicende di giustizia sportiva, tra inibizioni e dimissioni, hanno ceduto il passo anche l’ex ad, Maurizio Arrivabene e l’ex ds, Fabio Paratici.

Ancora alla Continassa l’erede dell’ex capo scouting della Sampdoria, Federico Cherubini. Exor, ovvero John Elkann, ha nominato nuovo presidente Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di diverse, società, mentre nel ruolo di amministratore delegato è stato chiamato Maurizio Scanavino.

L’ultimo step della prima Juventus post plusvalenze ha riguardato il nuovo capo dell’area sportiva. La società ha chiamato a Torino Cristiano Giuntoli. L’ex ds del Napoli, 51 anni, fiorentino di nascita ma bianconero di famiglia, ha firmato un contratto triennale da circa 2 milioni di euro annui.

Il nuovo corso bianconero, come più volte dichiarato sia dai dirigenti, sia soprattutto dall’uomo nuovo, Giuntoli appunto, deve necessariamente coniugare risultati e conti compatibili.

L’inversione di tendenza è già emersa nell’ultima campagna trasferimenti. La Vecchia Signora, per i cartellini ha investito solo su Timothy Weah dal Lille (12 milioni) e Arkadiusz Milik dal Marsiglia (6).

Ha scoperto Soulé e Yildiz: Tognozzi lascia la Continassa

Per il resto, in mancanza di cessioni importanti, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa su tutti, club e Allegri hanno deciso di puntare sul gruppo esistente. La Juventus, penalizzazione a parte, in campionato era comunque giunta terza, dietro solo a Napoli e Lazio.

Juve spiazzata: anche lui dice addio
Matias Soulé, uno dei talenti scoperti da Tognozzi (Ansa) – calciopolis.it

 

Proprio il lavoro nel settore giovanile e la capacità di scovare talenti precoci lontano dall’Italia, saranno armi che i bianconeri continueranno a sfruttare per crescere in modo equilibrato.

Da sabato 27 ottobre però lo dovranno fare senza Matteo Tognozzi, scout che a Torino ha portato tanti prospetti importanti, Soulé e Yildiz su tutti.

Lo scopritore anche di Barrenechea, Huijsen, Iling-Junior, ha dato le dimissioni. Il dirigente ha deciso di fare il grande passo, andando a ricoprire il ruolo di ds del Granada.

Come recita il comunicato ufficiale, Tognozzi era a Torino dal 2017, iniziando come “Foreign Countries Scouting Supervisor, da marzo 2018 è diventato Scouting Manager, da novembre 2022 Head of Scouting”.

In sostanza, un uomo che ha lavorato sia con Fabio Paratici, sia con Giovanni Manna, attuale braccio destro di Giuntoli. Come prosegue la nota, nel 2019 Tognozzi ha ottenuto l’abilitazione da ds, questo il titolo della sua tesi: “Il mio viaggio: appunti di uno scout”.

Tognozzi si è laureato all’Università di Pisa nel 2013 in Lingue e letterature straniere. Primi passi da dirigente da Sports Director del Pontedera e del Rosignano Sei Rose nel 2010.

Il successivo triennio l’ha passato in veste di International Football Scout dello Zenit San Pietroburgo.

Stesso ruolo poi nel 2014/2015 all’Amburgo e dal 2015 al 2017 al Bayer Leverkusen. Quindi lo sbarco alla Continassa, fino all’addio del 27 ottobre scorso.

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