“Buttato un mese e mezzo di lavoro”: Juventus, Allegri si arrende?

Dopo Verona-Juventus, Allegri ammette tutte le difficoltà della squadra bianconera: il tecnico getta la spugna?

Max Allegri
Max Allegri (fonte foto GettyImages)

Nemmeno il tempo di digerire la sconfitta (ennesima) a Verona, che la Juventus di Allegri, chiusa in un ritiro di lavoro, è chiamata a guardare avanti. Domani la squadra bianconera affronterà all’Allianz lo Zenit, già piegato nella gara di andata. Una partita che potrebbe chiudere definitivamente i giochi per il primo posto nel girone, con una qualificazione che è già quasi ipotecata.

Un’occasione più unica che rara per riprendere fiducia. Fin qui la stentante Juventus di campionato non si è infatti mai vista in Champions. Seppur non brillando, i bianconeri sono riusciti a superare i campioni d’Europa del Chelsea e lo Zenit nell’insidioso campo di San Pietroburgo. Incredibilmente, quest’anno il vero problema della squadra di Allegri è un mal d’Italia.

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Il rimedio per uscire dalla crisi sembrava essere stato trovato dal tecnico, che aveva inanellato, dopo un inizio da horror, quattro vittorie in Serie A, tutte di ‘corto muso’. Poi, tra la gara di San Siro con l’Inter e quella del Bentegodi, il black out totale, con un punto strappato con un ‘rigorino’ ai nerazzurri in tre partite.

Risultati eclatanti che hanno fatto sprofondare la squadra a -16 dalle capolista Milan e Napoli, di fatto mettendo una pietra sull’ipotesi scudetto. Lo sa bene anche Allegri, che in conferenza stampa, ha alzato bandiera bianca: “In cinque giorni abbiamo vanificato il lavoro di un mese“.

Juventus: la rabbia di Allegri

Allegri Verona Juventus
Allegri sulla panchina del Bentegodi (fonte foto GettyImages)

Se solo un paio di giorni fa Nedved poteva permettersi di dichiarare in conferenza stampa che il campionato è lungo e il divario è recuperabile tranquillamente per una squadra come la Juventus, realisticamente oggi il popolo bianconero deve issare bandiera bianca. Non solo perché la crisi non è facilmente risolvibile, ma anche perché rientrare in una lotta per il titolo necessiterebbe di un crollo verticale non di una squadra, ma di ben tre. Un’ipotesi che rasenta l’impossibilità.

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Per questo motivo adesso quello che conta per Allegri è guardare avanti e lavorare duramente, stando possibilmente zitti. Perché parlare di obiettivi è francamente fuori luogo. “Chi perde ha sempre torto“, sottolinea il tecnico in conferenza stampa, ammettendo: “Siamo tutti arrabbiati e dispiaciuti, quello che è successo ci deve far riflettere“.

La ricetta di Max è chiara: riflessione e lavoro. Solo così si può sperare di uscirne. Prima che sia troppo tardi anche per altri obiettivi. Mancare la Champions, infatti, con i conti in rosso sarebbe quasi drammatico.

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