Pedri Golden boy 2021: ricordi gli altri? C’è un italiano e qualche delusione

Il Golden boy 2021 va a Pedri del Barcellona: fra i predecessori grandi nomi e anche un talento italiano. Li ricordi tutti?

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Pedri, Golden Boy 2021 (LaPresse)

Ha dovuto giocare 73 partite. Divise fra Barcellona, Spagna ai Mondiali e alle Olimpiadi. Ed ha festeggiato proprio postando una foto con la maglia della Nazionale, che lo ha già lanciato. Pedri è il Golden Boy del calcio per l’edizione 2021, e ritira il premio al termine di una stagione esaltante. Lanciato dai blaugrana, ha trovato immediatamente spazio con le Furie Rosse grazie a Luis Enrique, che lo ha immediatamente convocato.

Lui ha risposto con prove brillanti, stracciando Jude Bellingham nell’ambito premio di Tuttosport. Il Golden Boy italiano è invece andato a Piccoli, che ha superato Maldini, mentre fra le donne vince Martina Tomaselli del Sassuolo. Pedri raccoglie l’eredità di Erling Haaland e di una serie di vincitori che hanno poi scritto pezzi di storia. Fra questi c’è anche un italiano, ma non mancano le meteore.

Pedri Golden boy 2021: fra i suoi predecessori tante meteore

Leo Messi PSG
Leo Messi, anche lui premiato nella storia del Golden Boy (©LaPresse)

In principio fu Rafael Van der Vaart, olandese esploso all’Ajax, poi passato al Real Madrid ma senza mai mantenere fino in fondo le promesse di una carriera iniziata alla grande. Il suo successore fu Rooney, che invece in carriera ha vinto tanto. Nel 2005 fu il turno di Messi, che stracciò la concorrenza, e poi di Cesc Fabregas. Ancora un top nel 2007. Vinse Sergio Aguero, prima della vera delusione del calcio Europeo. Nel 2008 il premio andò ad Anderson del Manchester United, sparito poi senza mantenere le promesse.

Per 2 anni il premio ha parlato italiano. Prima con Alexandre Pato, mai in grado di esplodere definitivamente, e l’anno successivo fu il turno di Balotelli, reduce da grandissime prove all’Inter. Fu poi il turno di Gotze e successivamente di Isco, mentre nel 2012 Pogba convinse proprio tutti dopo l’impatto devastante i Serie A. Nel 2014 vinse Sterling, l’anno successivo Martial, mentre i successi del Portogallo trascinarono in vetta Renato Sanches, che ora si propone al Milan dopo anni di alti e bassi. Nella storia recente il premio è invece andato a Mbappé, De Ligt, Joao Felix e Haaland. É il turno di Pedri, che a giudicare dal suo ultimo anno, merita di sicuro un titolo ambitissimo dai giovani talenti europei. E che in tanti casi ha portato molto bene a chi lo ha vinto.

 

 

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