È la notte della Champions: le formazioni di Real Madrid-Atletico Madrid

Tutti zitti, parla il campo. Tradita dalle proprie squadre, un anno dopo il sogno sfiorato dalla Juventus a Berlino, il calcio italiano torna spettatore della partita più attesa e seguita dell’anno dai calciofili di tutto il mondo. Saranno 180 milioni gli spettatori che dai 4 angoli del pianeta guarderanno il derby di Madrid, finale numero 61 della storia della Champions, di scena a Milano. In palio la supremazia continentale nella finale che due mesi fa nessuno si sarebbe atteso. Ma Barcellona e Bayern si sono inceppate e allora sarà una prima volta assoluta: Simeone o Zidane?

Vigilia e formazione Real. I numeri sono con i blancos: 10 finali vinte su 13, ma anche mai una vittoria in 14 gare giocate al Meazza, dove pure Ronaldo non è mai riuscito a trovare la via del gol. Inutile dire che gran parte dei sogni del Real di alzare l’Undecima, al termine di una stagione che alle 22.45 e dintorni si potrà definire trionfale o fallimentare, dipenderanno dall’ispirazione del portoghese, punta dell’iceberg di una formazione cui Zidane ha dato organizzazione difensiva, ma pochi lampi di gioco. Alla vigilia Zizou, che certo non si sarebbe aspettato quest’epilogo quando subentrò a Benitez, ha provato a fare lo spaccone. Credo di essermi meritato di essere qui. Ho lavorato tanto, io come i giocatori, per arrivarci. Dovremo difendere bene e poi attaccare, ma soprattutto correre, correre e correre. Ma ce la faremo”. Formazione fatta, con Varane unico indisponibile. L’equilibratore Casemiro spedisce in panchina Isco e James. Navas; Carvajal, Ramos, Pepe, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric; Bale, Benzema, Ronaldo.

Vigilia e formazione Atletico. Dall’altra parte Simeone non ha smentito il proprio personaggio. Da una parte l’ex fuoriclasse, tutto ragione, dall’altra l’ex incursore tutto adrenalina, grinta e… scaramanzia. I colchoneros hanno infatti trascorso l’avvicinamento facendo il contrario di quanto fatto due anni fa prima di Lisbona. Ma cabala a parte la sensazione all’interno dell’ambiente è di potercela fare per davvero, che questo Real sia molto più vulnerabile di quello ancelottiano e che dopo aver eliminato Bayer e Barcellona il lieto fine sia inevitabile. Simeone si mostra tranquillo e pare aver già capito tutto…: “Il Real prenderà il controllo del centrocampo, le due squadre si conoscono, non ci saranno sorprese. Per loro Casemiro è tatticamente più importante di Ronaldo” le parole del Cholo, che deve sciogliere un solo dubbio: favorito Augusto su Ferreira Carrasco. Oblak; Juanfran, Godin, Gimenez, Filipe Luis; Augusto, Gabi, Saul, Koke; Torres, Griezmann.

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