Morata-Juventus, tormentone senza fine. A meno di due settimane dalla fine della stagione, suggellata proprio dal gol decisivo dell’attaccante spagnolo nella finale di Coppa Italia contro il Milan, il futuro del centravanti resta il tema dominante del mercato dei bianconeri, già in ebollizione, sempre con la Spagna al centro della scena.
Tra la Catalogna e la Castiglia si giocherà gran parte delle mosse della Juventus, il cui obiettivo dichiarato è consegnare ad Allegri una rosa ancora più qualitativa per poter puntare ad andare fino in fondo in Champions League, e anche più esperta, ripensando alle ingenue modalità dell’eliminazione subita dal Bayern.
In questo senso va letto l’imminente arrivo di Dani Alves, che ha ufficializzato l’addio al Barcellona dopo il via libera dello stesso club catalano, e che firmerà nei prossimi giorni un triennale con i bianconeri, assicurando qualità ed esperienza per le notti europee. Quelle che potrebbe fornire anche Javier Mascherano, blindato a parole dai catalani, ma al quale la Juve vuole arrivare esercitando la virtù della pazienza e magari sperando che l’argentino spinga per la cessione: in ogni caso, però, serviranno almeno 15-20 milioni, tanti per un 31enne.
E il parere del giocatore potrebbe essere determinante anche in vista della soluzione dell’intrigo-Morata. Il numero 9 bianconero ha finalmente preso posizione, dopo settimane di silenzio, dichiarando dal ritiro della Spagna di voler restare a Torino. Strategia? Può essere, perché qualora il Real mettesse sul piatto i 30 milioni della recompra non ci sarebbe più nulla da fare e con ogni probabilità anche il pensiero di Alvaro, che poco tempo fa aveva lamentato l’impiego a singhiozzo da parte di Allegri.
Da Madrid Morata potrebbe solo transitare per poi essere rivenduto a suon di milioni a una tra Arsenal, Chelsea e Manchester United o Paris Saint Germain. Alla Juve questo poco interessa. L’incontro in programma settimana prossima con la dirigenza dei blancos servirà per sancire un addio che sembra inevitabile e forse neppure così sgradito in casa Juventus, da dove i soldi per puntellare l’organico e pagare l’ingaggio a Alves (e forse Mascherano) dovranno pure arrivare…