Comunque vada, sarà uno spettacolo. Calcistico e di tifosi. La Serie B celebra il penultimo atto di un’edizione dei playoff da ricordare, mai così ricca di gol, con la finale d’andata in programma in un “Adriatico” di Pescara esaurito. La squadra di Oddo, quarta al termine della stagione regolare, sfida il pronostico contro il Trapani di Cosmi, terzo dopo le 42 giornate e cui quindi potrebbero bastare due pareggi.
Meglio non fare calcoli, però, dal momento che la forza di entrambe le squadre è trovare la via della rete, come dimostrato dai numeri. Sono 64 i gol segnati dai siciliani contro i 69 del Pescara, ma entrambe le squadre sono andate a segno 40 volte nel girone di ritorno che ha visto il Trapani, 10° al giro di boa, recuperare 9 punti ai rivali.
La finale premia le due squadre più in forma, entrambe reduci da 18 risultati utili, comprese le due vittorie nelle semifinali playoff: appena 3 i punti di differenza a favore del Trapani nelle ultime 16 partite di campionato, ma sicuramente non si vedranno perché l’equilibrio regnerà sovrano al pari della volontà di sfruttare le proprie armi.
Gioco manovrato, ma anche velocità e tecnica dei giocatori offensivi per il Pescara, solidità della fase difensiva e ripartenze velocissime da parte del Trapani, che sa bene di non poter pensare solo a difendersi durante gara 1. Perché la squadra di Oddo sa anche aggirare difese chiuse, grazie alla tecnica dei propri attaccanti, bravi nell’uno contro uno per armare Gianluca Lapadula, mister 29 gol, pronto a volare in A, ma possibilmente solo dopo averci condotto i biancazzurri.
La storia dice Trapani, perché 7 volte su 10 è stata promossa la terza in classifica, mentre in 6 delle 7 occasioni in cui a sfidarsi sono state la terza e la quarta solo il Cesena ha invertito il pronostico, due anni fa, sbancando Latina. Di contro il Pescara è la terza squadra nella storia capace di centrare due finali consecutive, dopo il Torino 2004-2006 (ma di mezzo ci fu il fallimento) e il Brescia 2008-2010, che centrò la promozione al secondo tentativo.
Le rocambolesche modalità del ko contro il Bologna giusto un anno fa saranno una motivazione in più per i giocatori di Oddo, di contro però più “obbligati” a vincere, a dispetto della classifica, rispetto alla squadra di Cosmi, rivelazione del campionato insieme al Crotone.
Formazioni. Nel Pescara in campo l’11 che ha steso il Novara nella semifinale di ritorno, con l’acciaccato Zuparic in panchina, Crescenzi sulla destra e duo formato da Benali (preferito a Pasquato) e Caprari a sostegno di Lapadula. Nel Trapani recupera Petkovic, in lizza per una maglia con Citro in attacco al fianco di Coronado. A centrocampo torna Nizzetto per Barillà.