Antonio Mirante ha accusato vari malesseri dopo la gara contro il Torino che lo hanno costretto a sottoporsi ad indagini strumentali.
La carriera di Antonio Mirante, l’estremo difensore del Bologna, potrebbe essere a rischio. Dopo il match di campionato contro il Torino, l’estremo difensore felsineo ha accusato capogiri e strane fitte al petto che hanno destato allarme tra il personale medico dei rossoblu. Un malessere che non è passato inosservato e che ha indotto il portiere a sottoporsi ad accertamenti strumentali presso il Policlinico Gemelli, come ha confermato lo stesso Bologna con un comunicato ufficiale. Per questo motivo la società di Joey Saputo è intervenuta d’urgenza sul mercato a caccia di un nuovo portiere in previsione di un lungo stop per Mirante.
I rossoblu hanno ingaggiato il portiere del Torino, Gomis, con la formula del prestito per evitare di rimanere scoperti nel ruolo. Secondo il Corriere della Sera, il giocatore potrebbe essere affetto da problemi di natura cardiaca che potrebbero mettere a serio rischio il proseguimento dell’attività agonistica. Sono dopo lunghe ed accurate indagini sapremo davvero la natura del malessere di Mirante e i tempi di recupero.
Un problema di salute di natura analoga aveva messo a rischio la carriera del difensore della Juventus, Lichtsteiner e di Antonio Cassano, ma poi tutto si risolve con un piccolo intervento chirurgico che consentì ai due giocatori di tornare in campo. La speranza è che Mirante possa riprendere al più presto e che il problema possa essere risolto al più presto.
La carriera di Mirante
Antonio Mirante è un portiere nato nel 1983 a Castellamare di Stabia e cresciuto nella primavera della Juventus prima di iniziare l’avventura da professionista. Nella massima serie ha giocato con le maglie di Siena, Sampdoria e Parma, prima di approdare al Bologna. E’ stato convocato con la nazionale di Prandelli nel 2010 in un paio di occasioni. Ai mondiali del 2014 venne convocato come portiere di riserva.
