Italia brutta ma vincente con la Macedonia, le pagelle

Nella terza gara per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2016, l’ Italia ha sofferto terribilmente contro la Macedonia, passando addirittura in svantaggio e vincendo solamente nei minuti di recupero. Una partita mediocre, caratterizzata da molti errori e da una scarsa sicurezza, oltre che da un’impostazione tattica praticamente inesistente. Vediamo dunque i voti degli Azzurri.

Buffon 6: Stavolta, a differenza del match giocato contro la Spagna, non ha particolari responsabilità sui gol subiti. Sembra comunque leggermente appannato, come d’altronde molti dei suoi compagni. Ha però il merito di tenere l’ Italia a galla al 71°, quando respinge un gran colpo di testa di Nojsov.

Barzagli 6: Fra i pochi a salvarsi in una serata storta. Dalle sue parti si passa raramente, nonostante anche lui patisca l’inerzia che la gara prende per quasi mezz’ora nel secondo tempo. Positivo.

Bonucci 5,5: Una sofferenza insolita, soprattutto nel secondo tempo. In generale pare poco lucido e disattento, e a tratti inefficace contro avversari sulla carta modesti.

Romagnoli 5,5: Un passo indietro rispetto alla gara contro la Spagna. Individualmente non commette grossi errori, ma la Macedonia sfonda soprattutto dalle sue parti. L’intesa con De Sciglio decisamente non funziona.

Candreva 6: Per almeno un’ora di gara soffre la presenza di Bernardeschi, che Ventura schiera a sorpresa nell’11 iniziale sognando evidentemente un’ Italia giovane e a trazione anteriore. La realtà è stata ben differente, e l’esterno dell’ Inter cresce soprattutto nel finale, quando trova libertà di azione sulla fascia destra: è lui a pennellare l’assist per il gol vincente di Immobile. Ha comunque vissuto serate migliori, come molti altri compagni.

Bernardeschi 5: Il ruolo non era il suo, è vero, ma fa specie una così brutta prova da parte dell’attaccante fiorentino. Per grandi tratti della gara finisce per pestarsi i piedi con Candreva, e, di fatto, pur se indirettamente, regala alla Macedonia il gol del 2-1. Decisamente deludente. (Dal 64° Sansone 6: Si piazza sulla sinistra e crea un po’ di confusione tra le linee avversarie, anche se senza poca logica e mal supportato dai compagni. Meglio del toscano, comunque.)

Verratti 5: Ventura lo abbandona a centrocampo, lasciandolo poco protetto da due mezzali carenti in quanto a doti difensive e di interdizione. Tuttavia l’ex pescarese ci mette del suo, sbagliando parecchio e regalando, praticamente, il primo gol alla Macedonia. Si spera in ben altre prestazioni per il futuro.

Bonaventura 5,5: Riprende da dove aveva lasciato, ossia dalla partita poco lucida giocata contro la Spagna. Decisamente male nell’interdizione, e spento nella fase offensiva. Non ci siamo proprio. (Dal 64° Parolo 6,5: Entra e l’ Italia ritrova un minimo di equilibrio a centrocampo, riassestandosi tatticamente. Gli viene persino annullato un gol parso regolare. Molto meglio rispetto alla gara con la Spagna, probabilmente decisivo.)

De Sciglio 5,5: Il bel giocatore visto a Euro 2016 si è smarrito di nuovo. Prestazione incolore, timida nella proiezione offensiva e inefficace in quella difensiva. Uno dei peggiori in una brutta serata, probabilmente.

Immobile 6,5: Il voto è riferito soprattutto ai due gol realizzati, decisivi per la vittoria dell’ Italia. La gara del bomber della Lazio, tuttavia, è caratterizzata da una prova fatta sì di grande volontà, ma tatticamente molto confusa. Risulta nuovamente a suo agio nella bagarre (come già era stato con la Spagna, risultando uno dei migliori), ma negativo per tutto il resto.

Belotti 5,5: Il maggior merito è stato chiaramente il gol del momentaneo vantaggio dell’ Italia, frutto comunque soprattutto di un errore in marcatura della Macedonia. Il resto è una partita fatta di buona volontà, ma tatticamente disordinata e spesso inefficiente. Esce stremato, risultando comunque tra i meno peggio di una serata mediocre. (Dall’83° Eder s.v. : Entra per l’assalto finale, ma il tempo è poco e non riesce ad entrare nel vivo delle azioni offensive.

Ventura 4,5: Nonostante i tre punti, tatticamente la sua Italia è stata un mezzo disastro. L’assenza di una vera e propria mezzala ha reso il centrocampo del tutto squilibrato, cosa che si evidenzia in particolare con la contemporanea presenza di Candreva, Bernardeschi e Bonaventura (tre esterni di ruolo con scarse qualità difensive). La scelta di schierare a tutti i costi una linea verde, anche sacrificando l’adeguatezza ai ruoli, si è rivelata del tutto errata. Insomma, la più brutta Italia degli ultimi tempi. Il disordine lo salva ancora una volta nel risultato, ma la brutta figura rimane. Bisogna lavorare, e molto.

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