Si è concluso pochi minuti fa il primissimo anticipo di questa trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, che ha visto protagoniste la rivelazione Atalanta e la capolista Juventus. La Vecchia Signora, infatti, impegnata mercoledì sera nella sfida di andata delle semifinali di Champions League, ha affrontato la propria sfida di Serie A qualche giorno prima, in modo da poter riposare qualche giorno in più in vista della propria campagna europea. Tuttavia, complice anche una prestazione poco lucida, i bianconeri sono inciampati nelle ambizioni dell’Atalanta, che continua ad affermarsi sempre più come una delle maggiori realtà del nostro campionato. Gli uomini di Gasperini, infatti, sono riusciti a bloccare gli avversari su un pirotecnico 2 – 2, una partita altamente spettacolare benché caratterizzata da diversi errori di entrambe le squadre.
Forse, anche a causa della distrazione per l’importantissima sfida che avrà luogo mercoledì sera, la Juventus gioca un primo tempo particolarmente distratto e ben al di sotto delle aspettative. Tante le difficoltà e le imprecisioni nel fraseggio e nell’impostazione del gioco, mentre l’Atalanta, di contro, è brava ad approfittare di ogni piccolo pertugio. E, incredibilmente, sono proprio gli orobici a passare in vantaggio, al 45° minuto: Kurtic viene murato da Chiellini, il pallone finisce a Gomez che tocca per Conti, con l’esterno che non deve far altro che insaccare il pallone.
La Juventus, tuttavia, torna in campo nel secondo tempo con ben altro piglio, bersagliando la porta di un Berisha in serata di grazia. Al 50°, il rocambolesco pareggio dei bianconeri: calcio di punizione dalla trequarti, Pjanic mette il pallone in area e Spinazzola è sfortunatissimo nel deviarlo nella propria porta. La Vecchia Signora, così, usufruisce della quinta autorete stagionale a proprio favore, un record.
A questo punto, come detto poc’anzi, è il portiere dell’Atalanta a salire in cattedra: Berisha è prodigioso dapprima su Dybala, poi su Higuain, infine due volte su un ispirato Khedira. In mezzo, le recriminazioni della Juventus. Al 57°, infatti, Toloi tocca di mano il pallone nella propria area con un intervento goffo e senza senso, ma l’arbitro Guida, mal consigliato dagli assistenti, fischia un fuorigioco assolutamente inesistente di Mandzukic: il prolungamento del pallone sul lancio di Pjanic, peraltro di pugno, è infatti del difensore atalantino e non di un giocatore della Juve, che si vede così negare un rigore evidente.
La pressione della Vecchia Signora tuttavia si fa sempre più evidente, e all’83° arriva il gol del meritato vantaggio: cross di Pjanic, Dani Alves sbuca dietro i difensori atalantini e di testa batte Berisha. Gli ospiti mettono la freccia, e a pochi minuti dal termine il match sembra virtualmente finito. Ma all’89°, il pasticcio della Juve: Lichtsteiner e Pjanic cozzano goffamente sul pallone ai limiti dell’area, Freuler ne approfitta e, dopo un miracolo di Buffon, riesce a spedire la sfera in rete. Finisce 2 – 2, tra i rimpianti della Juventus e la soddisfazione dell’Atalanta.