Ronaldo e Messi, la caduta degli dei: bandiere ammainate?

L’andata degli ottavi di Champions League, ci ha portato le prestazioni sottotono di Messi e Ronaldo, con due sconfitte per Barca e Juve

La Champions League è sempre terreno di caccia per i grandi campioni ed anche l’inizio della fase a eliminazione di quest’anno, ha confermato questo andazzo. Su tutti, emergono Haaland e Mbappé, mentre sprofondano gli dei, Messi e Ronaldo.

Messi è andato in gol su rigore contro il PSG per il momentaneo 1-0, ma la partita è finita 4-1 a favore dei parigini. Cristiano Ronaldo, invece, è stato impalpabile per tutta la partita contro il Porto e si è visto nel finale per il rigore reclamato e non concesso dall’arbitro.

I due fuoriclasse, entrambi ultratrentenni, sembrano dare segni di cedimento e potrebbero presto “abdicare” in favore dei giocatori più giovani. Certamente, non sono aiutati dalle difficoltà delle loro squadre.

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La Juventus è Ronaldo-dipendente

Il problema della Juventus è proprio Ronaldo. Se il portoghese gioca sottotono, infatti, ne risente tutta la squadra. Nelle ultime partite il lusitano ha segnato solo contro Inter, in Coppa Italia, e Roma in campionato. Solo contro i giallorossi, però, ha disputato una prestazione alla sua altezza.

Un problema, quello di Ronaldo, che dalle parti della Continassa, pare esserci sempre. Infatti, quando gioca bene, e segna a ripetizione, gli altri attaccanti faticano; da lì l’appellativo di Juve Ronaldo-dipendente. Stesso discorso se non gioca bene. Tutto il peso, quindi, su di lui ed il fatto che sia stato preso per 100 milioni per vincere la Champions, non aiuta.

Barcellona, si guarda oltre Messi

Leo Messi sta vivendo la peggior stagione di sempre al Barcellona. Non tanto nei numeri, comunque in calo rispetto agli anni d’oro, con un trend “negativo” iniziato già l’anno scorso, piuttosto, per via della situazione che si è creata attorno a lui.

Ad agosto, la decisione di lasciare Barcellona, con City e PSG alla finestra. Poi, la scelta di rimanere vista l’impossibilità di librarsi dalla clausola di ben 700 milioni.

Il ciclo iniziato con Rijkaard, proseguito con Guardiola, ravvivato da Luis Enrique, è ormai finito. Messi, totalmente in rotta con la società, offre prestazioni altalenanti, così come quelle della squadra. Solo i giovani canterani, come Ansu Fati (attualmente infortunato) e Pedri, sembrano dare positività al futuro dei catalani.

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