Serse Cosmi, la salvezza del Crotone in Serie A da missione Impossible. Un altro miracolo in vista per “l’uomo del fiume”?
Il calcio infarcito di diritti tv, gare spezzatino e partite che – ahinoi – sono in bilico per il Covid, ci regala ogni tanto una pagina dal sapore antico. Il ritorno di Serse Cosmi su una panchina di Serie A dopo otto anni (nel 2013 l’ultima esperienza a Siena), lascia in tutti la convinzione di vivere una piccola favola, ben sapendo che al tecnico umbro toccherà traghettare il Crotone verso una discesa in Serie B il più indolore possibile. Missione ardua, per non dire quasi impossibile, quella della salvezza, ma nel calcio mai dire mai: proprio a Crotone l’impresa compiuta, qualche stagione fa, da Davide Nicola è ancora il primo esempio che viene ricordato.
La base del 3-5-2
✍️ Serse Cosmi è il nuovo allenatore del Crotone 😍 Benvenuto in 🔴🔵 e buon lavoro mister 💪🏼
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Rispetto al predecessore Giovanni Stroppa, l’unica cosa che non cambierà è… il modulo. Il 3-5-2, pur non essendo il modulo proprio adatto per una squadra ultima in classifica, è infatti la base anche di Serse Cosmi, che con questa variante tattica scrisse pagine importanti di calcio. Beninteso, il suo Perugia lo interpretava con calciatori che avevano fame di successo: nel suo undici si alternavano Materazzi, Liverani, Baiocco e Fabio Grosso, tanto per fare alcuni esempi pratici. E il centravanti era Fabio Bazzani, ora suo vice in panchina.
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A Crotone, invece, poche sono le certezze tecniche. Togliendo Alex Cordaz, capitano e bandiera in porta, nessuno tranne Junior Messias sembra imprescindibile nel quadro tattico. Partendo proprio dalla difesa a tre, dei centrali nessuno è immune da colpe, non a caso Luca Marrone, che spesso fungeva da regista arretrato, dopo una serie di prestazioni sconcertanti ha conosciuto il sapore della panchina. E, proprio in mezzo al campo, arrivano le note dolenti. Messias se arretrato fa anche bene, ma la squadra non ha trovato un leader: Benali e Cigarini hanno un fisico troppo a corrente alternata, Zanellato è un giovane, Vulic e Molina sono ai box, Eduardo non è apparso un fulmine di guerra.
Ripartire all’attacco
Cosmi dovrà ridare animo a una squadra che, togliendo già la gara proibitiva di Bergamo, dovrà costruire le sue fortune soprattutto in casa, con l’Ezio Scida troppo spesso trofeo di caccia per le squadre avversarie. Intanto, si dovrà ridare il sorriso a Simy, lo scorso anno capocannoniere in Serie B e messo in discussione dopo gli arrivi di Ounas e Di Carmine. Così come Riviere non ha inciso sulle sorti dei pitagorici: a Cosenza aveva fatto vedere ben altro. Ora, il mirino è puntato sul ridare un’identità difesa e tattica ai rossoblu, Serse Cosmi guarda alla gara contro il Torino come a un primo spareggio. Da non fallire.