Lazio in crisi e non solo: si piange la perdita di un calciatore

La Lazio piange un giovane ragazzo scomparso della Primavera nella serata di ieri. Una tragedia sconvolge il club laziale.

Cordoglio del mondo del calcio per la scomparsa del 19enne Daniel Guerini. Il ragazzo ha perso la vita a causa di un incidente stradale a Roma, all’incrocio di via Palmiro Togliatti. Una notizia che lascia sgomenti tutto il mondo del calcio

Notizia che arriva nel momento in cui la Lazio si trova in una fase di stasi programmatica. Rinnovare la sua rosa, con tagli di ingaggi e cessione eccellenti, è un altro elemento da non sottovalutare in questa stagione, che sta ormai volgendo al termine.

Le difficoltà emerse in Champions League e l’esiguità della panchina sono sotto gli occhi di tutti. Perché Escalante e Muriqi non sono giocatori decisivi, Akpa Akpro un buon mestierante e sui difensori meglio guardare oltre. Adattare Patric a centrale o ripescare Musacchio e Reina non sono state delle grandissime idee. Tanto che è ancora Radu, più che un involuto Acerbi, a tirare la carretta: il romeno era stato anche svincolato, poi tornato in biancoblu per raggiungere il record di Favalli. 401 presenze ufficiali per un giocatore sempre affidabile, al pari di Lulic, anche se la carta d’identità comincia a farsi sentire e anche pesantemente.

La Lazio ha il miglior centrocampo di Italia per palleggio ma non ha sostituti efficaci. Nulla da dire su Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Lucas Leiva, ma le riserve appaiono decisamente inadeguate. Dal salto in alto mai concretizzato di Cataldi, al buon Parolo che mantiene ancora la rotta nonostante non sia un giovanissimo. Serve altra qualità in mezzo e il mercato non è stato foriero di spunti.

Da trovare un nuovo equilibrio

Lazio in coro - Getty images
I giocatori della Lazio accerchiati – Getty images

L’attacco paradossalmente non ha bisogno di grandi innesti o almeno ha tre basi su cui puntare. Ciro Immobile è stato re dei bomber con la scarpa d’oro, ma deve migliorare la verve nel girone di ritorno. Un solo gol per lui e tanta rabbia accumulata, come quella di Caicedo che vorrebbe la titolarità e forse ne avrebbe anche ragione. Se segna sempre in zona Cesarini, forse sarà capace di farlo anche nell’interezza di una gara.

Correa è utile per saltare l’uomo, creare qualità e spunti. Muriqi è l’uomo da usare come moneta di scambio. Pagato 18 milioni di euro, se avrà mercato sarà sacrificato in qualche scambio. Alla Lazio oltre a un altro attaccante polivalente, servono altri giocatori. Pronti, efficaci e pratici.

Sulle fasce Lazzari e Marusic hanno fatto gli straordinari, Fares ancora deve dimostrare il suo potenziale e migliorare in fase difensiva. E guardando ai centrali, oltre Acerbi servono altri due difensori affidabili in caso di difesa a tre. Fermo restando il caso Strakosha, messo in discussione a sorpresa per Reina, creando così un altro caso.

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Lotito e Tare dovranno valutare e ponderare il prossimo mercato. Che sarà con pochi fondi, poche idee e pochi stimoli se il finale di stagione non sarà straordinario. E se Inzaghi mollasse la panchina, ci sarebbe un altro problema da risolvere. La Lazio punterebbe su Gotti, ma sarebbe una soluzione che non entusiasmerebbe i tifosi biancazzurri.

 

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