Esoneri, la Serie A sorprende: mai così pochi

In Serie A pochi esoneri. Qualcosa di imprevisto, dovuto al covid e al dovere risparmiare qualche denaro. Si esonera di rado e tanto basta agli allenatori.

Esoneri da evitare. Così è diventato un mantra per la Serie A questa regola, in controtendenza rispetto agli ultimi anni. Le società di calcio stanno diventando molto più pensanti nel cambio di panchina, in alcuni casi ci pensano anche troppo prima di sollevare un allenatore.

Effettivamente gli esoneri della stagione in corso hanno una matrice in comune. Nessuna squadra con più di 33 punti ha dato il benservito al proprio tecnico, la linea di galleggiamento basta e avanza per rimanere in panchina.

Chi ha avuto più movimenti è stata la Fiorentina. Dopo sette giornate ha dato il foglio di via a Giuseppe Iachini per il ritorno di Cesare Prandelli. Che recentemente ha dato l’addio – in pratica – al mondo del calcio con il conseguente ritorno del tecnico precedente. I viola, per altro, stipendiano anche Vincenzo Montella, quest’anno in vacanza (e visti i tempi, non rimpiangerà tutto questo).

Quella viola è stata la panchina più tribolata, i risultati non sono arrivati e la Fiorentina ha dovuto lottare più del previsto, senza mai avvicinarsi alla zona europea. Se Rocco Commisso rivoluzionerà tutto, punterà su Gennaro Gattuso in panchina. Il presidente è originario di Gioiosa Jonica, il tecnico è di Corigliano Calabro: tra gente di mare l’intesa può essere fenomenale.

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Gli altri tecnici a mezzo servizio

Liverani ex Parma - Getty images
Liverani ex Parma: tra gli esoneri di stagione – Getty Images

La zona salvezza ha vissuto le maggiori tribolazioni. Il caso del Cagliari è stato sui generis: Eusebio Di Francesco ha avuto il rinnovo del contratto nel bel mezzo della crisi. Le prestazioni dei sardi però sono state talmente brutte da costringere Tommaso Giulini a esonerare il tecnico ex Roma e Sampdoria. Al suo posto Leonardo Semplici per ridare una rotta.

A Crotone, invece, Giovanni Stroppa ha avuto tanta fiducia dall’ambiente dopo la promozione, ma l’esonero poteva arrivare anche molto tempo prima. Serse Cosmi è subentrato, ma “l’uomo del fiume” non può fare i miracoli con una difesa costruita male proprio in sede di calciomercato.

Chi ha avuto i maggiori benefici è stato il Genoa. Fuori Rolando Maran, dentro (per la quarta volta) Davide Ballardini e tranquillità di risultati necessaria. Torino e Parma sono ancora nel marasma, Davide Nicola ha più speranze di Roberto D’Aversa, ma entrambi devono mettere mano ai pochi punti realizzati da Marco Giampaolo e Fabio Liverani.

In Serie B, invece, questo esempio non va proprio. Gli esoneri ci sono con buona frequenza, l’ultimo è quello del Pordenone che ha salutato Attilio Tesser sabato scorso. Il “maestro” del genere rimane sempre Massimo Cellino, a Brescia quest’anno ha alternato Luigi Delneri, Diego Lopez, Davide Dionigi, inframezzato con Daniele Gastaldello, e ora ha lanciato il carneade Pep Clotet. I risultati gli stanno dando ragione (per ora).

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