Una Liga da ritorno al futuro. Nessuno vuole vincerla – VIDEO

Il ritorno al futuro per la Liga. Si giocherà nelle prossime ore il 33° turno… e non il 31°. Ma rimane sempre l’incertezza per il primato.

La Spagna che si porta avanti, anzi fa un ritorno al futuro, tanto per parafrasare un famoso film degli anni Ottanta. La giornata numero 33 e non la numero 31 secondo progressione andrà in scena domenica, come sempre con orari a fisarmonica e addirittura due match che saranno disputati tra una decina di giorni, come quello del Barcellona.

In Spagna la missione da ritorno al futuro c’è da tempo, l’ultimo esempio è stata la diretta del derby basco su Twitch, qualcosa di poco pensabile solamente qualche stagione fa. Sarà il progresso, sarà un altro modo di intendere il calcio, lì in Spagna dove le seconde squadre hanno un modo di intendere i campionati in maniera ben diversa. Mentre le prime, invece, lottano sui fronti forse con minor vigore del passato.

Quest’anno la Liga ha una media bassa in testa, non a caso il discorso campionato non è stato ancora chiuso. Tre squadre in due punti non si vedevano da tempo, ma è stata la continuità la grande assente di questa edizione spagnolo. Tra un Atletico che pareggia troppo, un Real rinsavito e un Barcellona che pensa ad altro, vincerà forse… la meno peggio. E non sarà un grande segnale per la Liga.

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Difficoltà oggettiva e colpi di coda

Asensio Gol - Getty images
Il ritorno al futuro della Liga coinvolge il Real, in gol quì con Asensio – Getty images

C’è una differenza ovviamente abissale tra i tornei pre covid e quelli in corso. In Spagna, ai tempi belli, le formazioni andavano in campo per lo spettacolo, le difese erano delle praterie da attraversare con goleade che si perdevano nei sensi della logica.

Quest’anno invece la media delle gare finisce con un under 3,5, qualcosa di anomalo per quanto riguarda la Liga. Sicuramente le difese saranno più accorte, ma anche gli attacchi hanno il freno a mano tirato, frutto di atteggiamenti guardinghi dei loro allenatori. Quasi un “Prima non prenderle”, perché anche collocarsi in Europa per le grandi ha un suo peso e a volte un pareggio fa classifica.

Il ritorno al futuro della Liga, comunque, da domenica vedrà contrapporsi in otto gare quasi tutto il meglio, il Real Madrid andrà a far visita al Getafe e lì cercherà un altro segnale per la sua stagione spagnola. In tutto ciò, l’Atletico invece ospiterà l’Eibar, ora ultimo in classifica.

L’Atletico si batterà contro una squadra che non segna ma pareggia tanto (lo ha fatto per undici volte), e qui potrebbe nascondersi l’insidia. C’è da dire che il gruppo di Simeone sta risentendo, forse anche troppo, di alcune assenze offensive. Tanto per dimostrare come, se mancano i bomber, questa Liga è pronta a chiudersi e a fare catenaccio. Nella terra del tiki-taka anche questa è una rivoluzione.

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