Serie A, da Sacchi ad Allegri: i grandi ritorni degli allenatori

Non solo Massimiliano Allegri: i grandi ritorni degli allenatori sulle panchine più importanti della Serie A. 

Certi amori non finiscono/Fanno dei giri immensi/E poi ritornano“. E’ il caso di dirlo proprio quest’oggi, con Massimiliano Allegri pronto a firmare il contratto con la Juventus. Dopo due anni dal suo addio, il tecnico livornese torna in pista sulla panchina bianconera provando a dare un cambio di marcia alla squadra che in questa stagione ha deluso le aspettative. Non è certo il primo caso nel mondo del calcio di una ricomparsa di un mister alla guida di un club.

Sono diversi i grandi ritorni di allenatori che hanno tentato la fortuna in una seconda occasione, da Sacchi fino ad Allegri, scopriamo i più celebri.

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Sacchi, Capello, Lippi: i ritorni top e flop dei grandi allenatori

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Marcello Lippi (Gettyimages)

Nella storia del calcio moderno, sono tanti i tecnici che hanno tentato di riaffermarsi su una panchina dopo un addio. Non sempre le cose sono andate bene. Per esempio, Arrigo Sacchi tornò al Milan nel 96-97 (dopo la vincente esperienza dal ’87 al ’91) ma registrò il peggior piazzamento della storia de club. Sulle sue tracce, Fabio Capello tornò in rossonero dopo la breve esperienza al Real Madrid negli anni ’90, ma non riuscì a portare il Milan in Europa.

Proprio nell’ultimo decennio del ‘900, Marcello Lippi registrò una serie di grandi successi sulla panchina della Juventus. Ritornò per tre stagioni in bianconero prima di accettare l’incarico da CT della Nazionale e vinse scudetti e Supercoppe. Forse uno dei migliori ritorni.

Più recenti, invece, i grandi ritorni degli allenatori Zeman, Mancini e Spalletti. Il boemo tornò sulla panchina della Roma nel 2012 fino al febbraio 2013, a 13 anni dall’addio giallorosso. L’attuale commissario tecnico della Nazionale Italiana vinse scudetti e coppe con l’Inter tra il 2004 ed il 2008, prima di accettare l’incarico ad un ambizioso Manchester City. Tornò in nerazzurro tra il 2014 ed il 2016, ma la sua seconda esperienza non fu così tanto vincente. Infine, Luciano Spalletti ritornò alla Roma tra il 2016 ed il 2017: avventura culminata dall’addio al calcio giocato di Francesco Totti, ma con l’obiettivo Champions League messo in cassaforte.

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