Euro 2020, sostituzioni nella lista dei convocati: cosa prevede il regolamento in caso di infortuni

Si possono sostituire calciatori infortunati nella lista convocati di Euro 2020? Secondo il regolamento sì, ma solo ad alcune condizioni.

Il 1° giugno sono state ufficializzate le liste dei convocati nelle Nazionali che parteciperanno a Euro 2020. Una conferma arrivata a ben dieci giorni di distanza dall’inizio della competizione. Anche per questo molti tifosi si sono chiesti: cosa accadrebbe in caso di grave infortunio di uno dei giocatori presenti nella lista ufficiale diramata dai commissari tecnici?

Una risposta ufficiale arriva dal regolamento UEFA riguardante il Campionato europeo di calcio 2020. Anche in virtù della situazione pandemica con cui la kermesse si troverà ancora a convivere, sono state allargate le rose da 23 a 26 possibili convocati. Un allargamento che è stato accettato da tutte le Nazionali, eccetto la Spagna, che ha puntato ‘solo’ su 24 giocatori. Ma tale allargamento in caso di infortuni gravi o di contagio da COVID-19 potrebbe non bastare. E per questo motivo gli organizzatori hanno immaginato una deroga. Scopriamo insieme in cosa consiste e in quali casistiche e applicabile.

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Sostituzioni lista convocati Euro 2020: il regolamento in caso di infortuni

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Trofeo degli Europei (fonte foto GettyImages)

Per ridurre il rischio di avere squadre a corto di giocatori per alcune partite a causa di cluster da COVID-19, gli organizzatori hanno scelto di ampliare in via eccezionale le rose a 26 giocatori. Lo si legge nel regolamento pubblicato sul sito ufficiale UEFA. Resta tuttavia di 23 (tre portieri compresi) il numero massimo di giocatori che i commissari tecnici potranno inserire nel referto prima di ogni partita.

Qualora nei gironi che precedono l’inizio della competizione dovesse però sopraggiungere un infortunio o una malattia grave per uno dei protagonisti convocati, sarà consentito ai selezionatori procedere con sostituzioni. Tali sostituzioni, prima della prima partita della competizione (quindi fino al 10 giugno) possono essere illimitate, purché rese necessarie da infortuni o malattie gravi comprovate da un certificato medico.

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Nella casistica delle malattie gravi rientrano da regolamento anche i giocatori risultati positivi a un test COVID-19 o rientranti tra i ‘contatti ravvicinati’ di un positivo al test. Anche questi ultimi sarebbero infatti costretti a un isolamento di dieci giorni, e quindi impossibilitati a prendere parte alla manifestazione. In questi casi, i giocatori potranno dunque essere sostituiti prima dell’inizio del torneo con l’approvazione dell’amministrazione UEFA.

Ma c’è novità. Il nuovo regolamento consente anche ai commissari tecnici la sostituzione, prima di ogni partita del torneo, dei portieri. Ovviamente in caso di incapacità fisica a scendere in campo. E questo anche se uno o due dei portieri già in llista sono ancora disponibili. L’ultima postilla del regolamento però esplicita che un giocatore escluso dalla lista convocati non potrà essere riammesso. Se quindi, per fare un esempio, un positivo al COVID si rivelasse essere in realtà un falso positivo, qualora fosse già stato escluso non potrebbe tornare a disposizione.

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