CR7 vuole il bis del Portogallo: prima tappa l’Ungheria

Ungheria e Portogallo esordiscono ad Euro 2020 con l’obiettivo di centrare i tre punti. I magiari sognano di fare uno scherzo a Cristiano Ronaldo.

La grande decaduta contro i campioni in carica. A ridurla così, Ungheria-Portogallo diventa quasi una sfida a senso unico, ma in questa edizione degli europei gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

A Budapest alle ore 18 si affronteranno le due compagini, esordendo così nel Girone F, quello che dovrebbe regalare qualche incertezza in più, almeno per le piazze alte. Perché con Portogallo, Germania e Francia nello stesso girone, l’Ungheria stessa sa benissimo di dover limitare i danni e, paradossalmente, quella contro i campioni in carica appare la gara più “facile”.

Un destino praticamente segnato quello dell’Ungheria, tornato praticamente dopo 49 anni a disputare un europeo: mancava dal 1972, e la sua prima volta fu nel 1964. La terza partecipazione per i magiari ha un grande protagonista in panchina: l’italiano Marco Rossi. Un commissario tecnico poco decantato in Italia, ma straordinariamente efficace con l’Ungheria. Ex difensore in Serie A con Torino, Brescia, Sampdoria e Piacenza, è commissario tecnico della nazionale dal 2018 e ha conquistato con merito questo importante traguardo.

Dell’Ungheria si sa poco, come nobile decaduta di un tempo non ha una grande generazione attuale. Il migliore… sta in porta ed è Gulacsi, l’erede di Kiraly, il portiere con il pigiama grigio.

CR7 verso l’ennesimo record

Bruno Fernandes - Getty Images
Bruno Fernandes altra arma del Portogallo contro l’ Ungheria – Getty Images

La gara odierna potrebbe concedere un altro, l’ennesimo record per Cristiano Ronaldo. Gulacsi se incasserà un gol dall’asso portoghese entrerà, nel suo piccolo, nella storia: CR7 andrebbe a quota 10 gol negli europei, diventandone il miglior goleador di sempre.

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Facile immaginare come questo record, comunque, sarà accaparrato se non oggi già nelle prossime gare dallo juventino, capitano e leader lusitano. La nazionale è arrivata alla competizione con un po’ di ansia ma con la consapevolezza di poter onorare al meglio il titolo conquistato nell’ultima edizione.

Sognare un bis non costa nulla, ma appare un tantino improbabile. Nel 2016 il Portogallo vinse il titolo ma raccolse sei pareggi in sette gare, non è proprio una nazionale abile a chiudere le gare nei novanta minuti. Dopo cinque anni si ritrova con una rosa ringiovanita e con altre due stelle a brillare: Bruno Fernandes in mediana e Joao Felix.

Che arrivano con animo differente. L’ex Novara, Samp e Udinese ha avuto una grande stagione al Manchester United, è stato uno dei migliori calciatori della Premier League.

Joao Felix, invece, ha passato un’annata di apprendimento all’Atletico Madrid, che ha vinto il titolo ma non ha dato la titolarità inamovibile al gioiellino. Chissà che contro l’Ungheria non ritrovi il sorriso, in fondo il Portogallo ha bisogno di altri gol. Oltre quelli immancabili di Cristiano Ronaldo.

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