Da Boniperti a Rivera fino a Facchetti: calciatori presidenti per amore

Boniperti, Facchetti, Rivera, presidenti delle proprie squadre del cuore, dei colori che hanno difeso anche in campo.

Giampiero Boniperti è morto, e con lui quell’idea un po’romantica ed un po’epica di colui che da calciatore e da dirigente ha guidato la squadra del cuore tra successi e momenti di gloria. Presidenti, Boniperti cosi come Giacinto Facchetti, Gianni Rivera per pochi mesi, Giorgio Chinagli e Antonio Percassi, attuale proprietario dell’Atalanta. Certe storie, certi percorsi sportivi probabilmente non torneranno più, anche se resterà il ricordo di momenti indelebili.

A Giampiero Boniperti è legato il ricordo di una Juventus vincente. Una Juventus che imponeva il suo nome in Italia ed in Europa con la semplicità e la grazie  che soltanto le squadre leggendarie sanno di possedere. Boniperti, come Facchetti, ha condiviso la soddisfazione del grande calciatore alla guida duratura del club per il quale ha sempre dato ogni cosa. Discorsi Chinaglia, Rivera leggermente diversi, arrivati in momenti delicati per i club.

Leggi anche >>> Gaffe Rai su Tardelli: la battuta di Lollobrigida fa infuriare i tifosi della Juventus Video

Leggi anche >>> Adrien Rabiot convinto: prima la Francia, poi la Juventus

Da Boniperti a Rivera fino a Facchetti: successi e dolori di chi ha dato tutto per quei colori

Facchetti
Giacinto Facchetti (GettyImages)

Le storie di certi uomini, tra la maglia indossata in campo, ed il completo sfoggiato in tribuna, durano spesso il tempo di una vita in alcuni casi, in altri invece il tempo di resistere ad un momento no, ad una crisi inattesa. Boniperti ha rappresentato l’immagine del calciatore simbolo che diventa presidente e da l’impronta decisiva ad una squadra che vuole tutto. Facchetti prende le redini nel momento di difficoltà, cosi come Rivera, per pochi mesi nel 1980, presidenti di lotta, più che di Governo.

Giampiero Boniperti alla Juventus trasmette quella volontà di distinguersi da tutto e tutti che quella squadra e quella storia pretendeva, a torto o ragione quel marchio è rimasto, l’impronta è viva ed il suo ricordo sarà sempre legato ad essa. Facchetti ha vissuto gli anni migliori da calciatore dell’Inter e non del tutto sereni da dirigente, Rivera, forse nemmeno si è reso conto di aver guidato la dirigenza del Milan, storie di calcio e di passioni, presidenti per amore, per un giorno o per l’eternità.

Impostazioni privacy