Remo Freuler a due facce: qual è quella più reale?

Remo Freuler a due facce: buon per i tifosi dell’Atalanta che quella del centrocampista sia la migliore vista in campo nel corso di questi anni.

Sarà questione di stanchezza, o questione di forma fisica, ma Remo Freuler non ha lasciato una grande traccia di sé in questa edizione degli europei. Il centrocampista svizzero non ha propriamente incantato, un po’ come tutta la sua nazionale, bloccata in effetti dalla maggiore verve degli avversari.

In molti attendevano proprio il centrocampista dell’Atalanta come il trascinatore elvetico, l’uomo che poteva risalire la corrente e far avanzare in grande stile la Svizzera. In effetti, il gioco di Petkovic non è minimamente paragonabile a quello di Gasperini, così come gli uomini a disposizione. La Svizzera fa un gioco molto chiuso, dove i centrocampisti rincorrono gli avversari ma senza aver poi la lucidità necessaria per controbattere l’azione.

Cosa che è totalmente diversa proprio nel modo di fare dell’Atalanta. Dove i due mediani devono sì fare il lavoro di pressing, ma sono capaci poi di tenere la palla tra i piedi, guardando subito il posizionamento dei compagni. Non è un caso che il Remo Freuler visto agli europei sia diverso da quello ammirato in Serie A: un po’ ci ha messo del suo, un po’ evidentemente è il contesto diverso a far scaturire tutto quanto.

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Il leader silenzioso di Bergamo

Freuler con Atalanta - Getty Images
Remo Freuler leader dell’Atalanta, meno nella Svizzera – Getty Images

Il centrocampista è ormai un punto fermo dell’Atalanta. Remo Freuler, così come Marten De Roon, è un calciatore abbastanza silenzioso che fa parlare il campo. Perché i due sono i titolarissimi, difficilmente escludibili dall’undici iniziale.

Freuler è arrivato in Italia nel gennaio del 2016, acquistato per due milioni dal Lucerna. Sei mesi di apprendistato in Serie A, dopo aver girato per un po’ il campionato svizzero e aver già fatto vedere qualcosa di interessante.

Con l’arrivo proprio del tecnico di Giugliasco è arrivata una maggior consapevolezza dei propri mezzi, come una sorta di colpo d’ali per arrivare al meglio nel torneo italiano. In effetti la maturazione dell’Atalanta è passata proprio dai piedi del centrocampista svizzero, capace di saper filtro e valorizzare al meglio il gioco degli orobici. Globalmente ha disputato in Serie A 174 partite, corredate da 17 gol.

Nella stagione ormai conclusa il suo bottino è stato di 34 presenze con due reti, cui aggiungere le sette presenze in Champions League e le cinque di Coppa Italia. Nonché una mole di gioco costante, e un pressing sempre affidabile.

Per i tifosi forse… è stato un bene vederlo così diverso agli europei. Perché non ha attirato le attenzioni delle grandi squadre e potrà rimanere senza problemi a Bergamo. Anche se non ha una quotazione impossibile per un centrocampista di questo livello: si parte dai 25 milioni di euro.

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