Gianluca Mancini è convinto: gladiatore per la Roma

Gianluca Mancini può essere il nuovo leader di Josè Mourinho. Alla Roma potrebbe quasi diventare prezioso come Marco Materazzi all’epoca dell’Inter.

C’è un parallelo che mette di buon umore i tifosi romanisti. Guardando la carriera di Josè Mourinho e agli aneddoti, c’è il grande rapporto con Materazzi nell’Inter. Un rapporto utile sia in campo e sia nello spogliatoio con il campione del mondo a fare da raccordo per le vittorie importanti. In questo caso a Roma, per ruolo e per caratteristiche, gli occhi sono puntati su Gianluca Mancini, che potrebbe diventare ancor più importante nello spogliatoio giallorosso.

Da quando è arrivato a Roma, non ha mai deluso le aspettative. Il salto di qualità, dopo le buone annate con l’Atalanta, è stato registrato con buona soddisfazione da tutto l’ambiente, attualmente sembra essere l’unico punto fermo nel settore difensivo. Un reparto che andrà sicuramente rivisto, il tecnico lusitano ha già fatto qualche nome e dovrà arrivare un centrale che ben si affianchi alle qualità di Gianluca Mancini. Un uomo importante in mezzo all’area…della Roma e avversaria. I suoi colpi di testa spesso sono stati decisivi per portare punti a casa sia in Serie A che in Europa, non è una caratteristica che hanno in molti.

Soprattutto, si è saputo adattare tatticamente alle tante variabili di Fonseca. Ed è ciò un bene che sarà utile anche nella Roma del futuro.

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L’unico rammarico è europeo

Gianluca Mancini in azione - Getty Images
Il romanista Gianluca Mancini pronto a rimettersi in gioco – Getty Images

La convocazione di Gianluca Mancini agli europei si è fermata praticamente al secondo listone, con il tecnico omonimo che lo ha rimandato a casa. Senza nessun rammarico eccessivo, nel ruolo l’Italia è coperta e il calciatore romanista comunque farà il tifo da casa. Per poi caricarsi insieme alla Roma, ha a disposizione un campionato e… un po’ per convincere poi il tecnico a inserirlo nella rosa per Qatar 2022.

Proprio per questo rimane concentrato e con i piedi per terra, ben sapendo come c’è ancora molto lavoro da fare con la maglia giallorossa. Intanto, proprio perché la Roma deve migliorare i suoi score difensivi, a volte si lascia prendere con fin troppa facilità quando il risultato è ormai compromesso.

Gli esempi di Napoli e con il Manchester United sono lampanti. Al “San Paolo” dei quattro gol presi almeno tre erano evitabili, in Europa League la mazzata è arrivata soprattutto nel secondo tempo, come unica scusante c’era la panchina corta e falcidiata dagli infortuni.

Josè Mourinho dovrà lavorare sui meccanismi difensivi, portando Gianluca Mancini a diventare il leader difensivo della Roma, coperto da un portiere degno di essere chiamato tale. Perché è dai tempi di Allisson che la squadra giallorossa ha un complesso in porta, i tanti che si sono avvicendati non hanno mai dato la sicurezza e la tranquillità necessaria.

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