Panagiotis Kone: “l’incubo” del Napoli ha cambiato vita

Panagiotis Kone dai gol d’artista alle trattative di mercato: il greco è stato protagonista in Italia con grandi colpi di talento.

Rovesciata Kone - Getty Images
Il greco Panagiotis Kone protagonista di gol spettacolari – Getty Images

A volte ritornano e il nome di Panagiotis Kone è tornato di moda anche in Italia. Dopo l’addio dal calcio giocato, il greco ha saputo reinventarsi diventando il direttore sportivo dell’Aek Atene. I gialloneri sono un’istituzione del calcio greco e ora puntano anche qualche calciatore della nostra Serie A, per arricchire la loro rosa e tornare ai fasti di un tempo.

Per Panagiotis Kone, invece, la grande opportunità di saperci fare davanti a una scrivania. A giudicare dai risultati, sembra essere già un predestinato in questo ruolo. Si muove con buona disinvoltura e riesce già a ottenere dei risultati. Ha intanto salutato l’arrivo del nuovo tecnico, Vladan Milojevic, e gli sta fornendo una rosa più che adeguata.

Soprattutto sul versante difensivo ha saputo scegliere gli uomini giusti. Dopo quattro stagioni ha salutato per fine contratto Chygrynsky (ex del Barcellona, ricordato più per il prezzo spropositato) e ha preso al suo posto Giorgios Tsavellas, classe ’87 dal campionato turco. E non solo, prima ancora aveva trovato un portiere ideale per le ambizioni dei greci come Cican Stankovic, nonché Alexandros Parras per tamponare sulla fascia difensiva.

L’uomo dalla rovesciata estrema

Kone di testa - Getty Images
Il greco per anni in Italia con quattro maglie indossate – Getty Images

L’Aek Atene disputerà dal 22 luglio la Europa Conference League e sarà sicuramente seguita con curiosità dai tifosi e dagli appassionati. Panagiotis Kone intanto… cerca un suo sosia sul mercato. Perché ai greci farebbe comodo un centrocampista come lo era lui, sempre pronto a spaccare il match con i suoi inserimenti e soprattutto dei grandi gol.

In Italia era arrivato nel 2010 al Brescia, disputando una buona stagione nonostante la retrocessione. Non a caso, rimase in Serie A con la maglia del Bologna fornendo delle prestazioni di grande livello. La sua vittima preferita era il Napoli, spesso colpita con colpi di autore. In una settimana riuscì a segnarle due gol, tra Serie A e Coppa Italia, uno più bello dell’altro.

Perché Panagiotis colpiva alzandosi in cielo, le sue sforbiciate erano potenti ed efficaci. Una di queste, proprio contro il Napoli, gli valsero la candidatura al premio Puskas, dunque una perla incastonata con grande bravura. Kone era spesso decisivo così, alzandosi in cielo e dimostrando che un gol poteva essere un’opera d’arte. In questo era lui e Mauricio Pinilla i massimi esponenti della nostra Serie A, che anche in bassa classifica sapeva avere il gusto del bello.

Il greco dopo Bologna proseguì la sua avventura con Fiorentina, Udinese, Granada e andò anche in Australia dove ritrovò Alino Diamanti, un altro elemento straordinariamente tecnico.

Il presente ora lo vede impegnato tra i banchi del calciomercato, se lo ritroveremo in Italia sarà per trattare qualche calciatore interessante.

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