De Ligt riparte da zero: Allegri e la Juventus da convincere

Il grande esame di De Ligt alla Juventus è trovare una continuità anche con Massimiliano Allegri. Sul difensore olandese ormai puntano anche i senatori.

De Ligt - Getty Images
Un primo piano di De Ligt, legato alla Juventus – Getty Images

Passati gli europei e tornati nei vari ritiri, i calciatori stanno così pensando alla nuova stagione. In casa Juventus, in particolar modo, l’assetto difensivo è ciò che tiene banco, una specie di punto di debole uscito alla ribalta nelle ultime due stagioni. Troppi gol presi con Maurizio Sarri e poi con Andrea Pirlo rispetto agli standard: Massimiliano Allegri sta lavorando per ridare compattezza al versante difensivo. E saranno meccanismi praticamente a diesel, in quanto la Juventus con il tecnico toscano ha sempre incassato molti gol nelle prime giornate.

Le maggiori attenzioni oltre che per Bonucci e Chiellini, che andranno in campo con il titolo di campioni europei, saranno per De Ligt, non proprio protagonista ad Euro 2020. Anzi, i suoi errori contro la Repubblica Ceca sono stati ben evidenti, attirandosi le critiche di Marco Van Basten, che spesso e volentieri non manca nel bacchettare i calciatori dell’orange.

De Ligt ha incassato il colpo anche in maniera signorile, ripartendo così per il ritiro della Juventus con ben altre ambizioni. Perché da un classe 1999 ancora dobbiamo vedere il meglio.

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Il fenomeno della difesa

Colpo di testa De Ligt - Getty Images
L’olandese De Ligt nella Juventus ora vorrà stupire anche Max Allegri in panchina – Getty Images

Spesso si parla a ben ragione di Mbappè, Haaland e Joao Felix, ma in difesa in pochi hanno il talento di De Ligt. E le gare internazionali, perché se a 18 anni era capitano dell’Ajax (che eliminò, per altro, la Juventus a domicilio in Champions League) vorrà pur dire qualcosa.

I soldi investiti proprio dalla Juventus sono una sorta di garanzia, perché l’olandese potrebbe rimanere a Torino tranquillamente altri dieci anni. Si è ben integrato nell’ambiente, dimostrando anche attaccamento alla maglia e rispetto per la propria società, come l’aver imparato la lingua italiana in pochi mesi. Cosa che non fanno – magari – altri compagni di squadra che hanno atteggiamenti da superstar, non confermandosi poi in campo.

De Ligt, tartassato nella sua prima stagione per i falli di mano (ma la regola non aiutava di certo), è cresciuto nel calcio italiano, diventando un difensore tra i più funzionali in un reparto. È ancora irruento in alcuni casi, ma diamo anche la “colpa” ai suoi 22 anni.

Allegri è incuriosito dall’olandese, potrebbe addirittura provarlo nella difesa a tre. De Ligt a destra, con Cuadrado libero di spingere, Bonucci al centro e Chiellini sulla sinistra ma con un esterno avanzato come Alex Sandro che dovrebbe ripiegare maggiormente.

C’è ancora tempo per le tattiche, i primi due impegni a Udine e contro l’Empoli in casa saranno il primo termometro di stagione. Per rilanciarsi e cancellarsi anche le critiche raccolte quest’estate.

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